SCHEIN, Joahnn Hermann
Compositore di musica, nato il 20 gennaio 1586 a Grünhain nell'Erzgebirge in Sassonia, morto il 19 novembre 1630 a Lipsia, dove era cantore in S. Tommaso. Dopo la prematura morte del padre (1593) lo Sch. venne a Dresda, ove nel 1599 divenne fanciullo cantore, soprano della cappella della corte di Dresda. Fu allievo di Roger Michael. Studiò nella scuola conventuale di Pforta, e dal 1607 al 1613 diritto a Lipsia. Si recò poi a Weissenfels, precettore e musico in casa del capitano Gottfried von Wollfersdorf. Per i buoni uffici di questo fu chiamato il 21 maggio 1615 come maestro di cappella alla corte di Weimar. Dopo la morte di Sethus Calvisius, ancora nel 1616, fu chiamato alla Tomasschule, ove si distinse come uno dei più notevoli precursori di J. S. Bach. Nel 1618 divenne direttore d'orchestra, posto occupato da lui sino alla morte.
J. H. Sch. fu uno dei propugnatori dell'arte italiana del tempo in Germania, tanto della musica corale veneziana quanto del nuovo stile concertante. Ma seppe fondere con l'arte straniera le conquiste polifoniche tedesche del sec. XVI, creando con questa sintesi la base per la musica tedesca della tarda età barocca. Specie nei canti corali penetrano in modo evidente molti elementi concertanti; ne consegue che la linea corale può talvolta mancare di chiarezza. Caratteristico nella sua opera è che ogni coloratura, ogni variazione corale serve a rinforzare la potenza espressiva. Merito particolare si acquistò lo Sch. nell'arte della composizione di suites, conferendo con le sue variazioni a 5 frasi una maggiore unità alle suites a tempo di danza. Grande importanza ha lo Sch. anche per l'evoluzione della sonata chiesastica.
Lo Sch. compose musica profana e sacra vocale e strumentale. Sono pure notevoli due opere monodiche da considerarsi vere anticipazioni in Germania. Oltre ad una pletora di composizioni di circostanza, arie, canzoni, madrigali, villanelle, composizioni musicali funebri, augurali, meritano di venir menzionati: Ghirlanda di Venere ovvero Nuove canzoni profane (a 5 voci, 1609) che contengono anche Entrate, Gagliarde e canzoni strumentali anch'esse a 5 voci; Cymbalum Sionium sive Cantiones sacrae 5, 6, 8, 10, vocum (1615); Banchetto musicale di nuove graziose Padovane, Gagliarde, Courente e Allemande a 5 voci (1617); un Te Deum a 24 voci (1618); Opella Nova, concerti spirituali a 3, 4, 5, 6 voci, in due parti (1618, 1626); Musica divina, cantata nuziale a 8, 16 o 24 voci (1620); Musica boscareccia (Waldliederlein) 3 parti, 1621, 1626, 1628, altre edizioni sino al 1651, notevole in questa raccolta la pastorale italianeggiante; Fontana d'Israel a 5, 6 voci, 1623 "da eseguire su una strana maniera di madrigale italiano"; Diletti pastorali a 5 voci (1624, ulteriori edizioni sino al 1650); Canzonette gogliardiche (Studentenschmaus) a 5 voci, 2 parti, 1626 e 1634; Cantional o Canzoniere della confessione di Augusta a 4-6 voci (1627, ampliato nel 1645), contiene 286 canzoni tedesche e latine con 211 melodie, 41 delle quali sono opera dello stesso Sch., il quale ci appare in quest'opera, parca di frasi contrappuntistiche, con Basso continuo, poeta, compositore e rielaboratore. Va anche ricordata una Lamentatio ecclesiastica (1626) in occasione dell'elezione del senato (Rathswahl), come ne scrisse poi il Bach.
Sono già apparse in una raccolta delle opere complete iniziatasi nel 1902, Lipsia: I. Ghirlanda di Venere e Banchetto musicale; II. Musica boscareccia e composizioni profane; III. Diletti pastorali e canzonette gogliardiche; VI. Cymbalum Sionium; V-VIII. Opella Nova.
A. Prüfer, J. H. Sch., Lipsia 1895; id., J. H. Sch.s Stelkung in der Geschichte des deutschen Liedes und der Instrumentalkomposition, Suppl. all'Intern. Musikgesellschaft, ivi 1908.