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PATINIER, Joachim

di Arthur LAES - Enciclopedia Italiana (1935)
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PATINIER, Joachim

Arthur LAES

Pittore, nato verso il 1480 a Bouvignes, secondo il Guicciardini, o a Dinant, secondo C. van Mander; morto il 5 ottobre 1524 ad Anversa, dove era iscritto alla gilda di S. Luca, come maestro, dal 1515. Prima di tale anno sembra che vivesse a Bruges, dove, secondo alcuni autori, sarebbe stato allievo di Gérard David. Nel 1521, in occasione della sua visita ad Anversa, il Dürer fece il ritratto del P., da lui chiamato "il buon paesista". Si ritiene che il P. fosse zio di Henri Met de Bles (v.).

Il P. è stato detto "creatore del paesaggio fiammingo", ma ciò è vero soltanto per lo sviluppo che il pittore diede al paesaggio, che nella pittura fiamminga ha origine nell'arte stessa del Van Eyck. Il P., la cui maniera si collega a quella di Gérard David e di Hieronymus Bosch, ebbe del paesaggio una concezione panoramica, nella quale alla realtà si mesco a la fantasia. Il suo amore per la natura si esprime nei particolari geologici e botanici che egli raduna in grande quantità in uno spazio ristretto.

Collaborò segnatamente con Q. Metsys, forse anche con Josse van Clève, dipingendo nei loro quadri i fondi di paesaggio, mentre, a sua volta, per le figure dei proprî quadri, si valse della loro collaborazione.

Opere firmate sono soltanto una Fuga in Egitto (museo d'Anversa); un San Gerolamo (museo di Karlsruhe); un Battesimo di Cristo (museo di Vienna); ma sulla base di quelle sono state attribuite al maestro molte altre opere.

Tra le principali citiamo: Fuga in Egitto, San Gerolamo, Tengiazioni di S. Antonio (quest'ultimo in collaborazione con Q. Metsys), tutti a Madrid, museo del Prado; San Cristoforo all'Escoriale; San Gerolamo a Parigi (Louvre).

Bibl.: Fierens-Gevaert, Les primitifs flamands, II, Bruxelles 1913, pp. 217-220; M. J. Friedländer, Die altniederländische Malerei, IX, Berlino 1931; H. V., in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XXVI, Lipsia 1932 (con bibl.).

Vedi anche
Gérard David David ‹dàavit›, Gérard. - Pittore (Oudewater, Gouda, 1460 circa - Bruges 1523). Formatosi inizialmente nei Paesi Bassi settentrionali, forse a Haarlem, dal 1494 si stabilì a Bruges e divenne (1494) pittore ufficiale della città. Fu ad Anversa e poi probabilmente in Italia (a Genova) verso il 1512. Dopo ... arte fiamminga Denominazione che dovrebbe, a rigore, riferirsi soltanto all’attività degli artisti delle Fiandre, ma la preminenza sociale, politica e culturale di quella contea ha fatto sì che tale denominazione si sia estesa all’arte, e in particolare alla pittura, fiorita nel 15° e 16° sec. negli antichi Paesi ... Weyden, Rogier van der Weyden ‹u̯èidë›, Rogier van der (fr. Roger de la Pasture, latinizz. Rogerius de Pascuis). - Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der Weyden, Rogier van der approdò a esiti ... Bosch, Hieronymus Bosch ‹bòs›, Hieronymus. - Pseudonimo del pittore Hieronymus van Aeken (Boscoducale 1450 circa - ivi 1516 circa). Nipote del pittore Jan van Aeken, cui si attribuisce un affresco datato 1454 nella cattedrale di Boscoducale. Dopo il 1486 il suo nome compare nella confraternita cittadina della Madonna. ...
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