LELEWEL, Joachim
Storico, geografo e uomo politico polacco, nato a Varsavia il 22 marzo 1786, morto a Parigi il 29 maggio 1861. Frequentò l'università di Vilna (1801-04), ove, dopo alcuni anni trascorsi a Krzemieniec e Varsavia, ritornò nel 1815 quale docente di storia generale. Dal 1818 al 1822 soggiornò a Varsavia con funzioni di bibliotecario e professore di bibliografia e storia; nel 1822 divenne a Vilna titolare di storia universale. Esonerato dall'insegnamento nel 1824, in seguito al movimento patriottico degli studenti, ritornò a Varsavia, dedito dapprincipio esclusivamente agli studî, ma partecipando poi, dal 1828, anche alla vita politica, come deputato al Sejm. Nella rivoluzione del novembre 1830 fu una delle figure più eminenti. Rappresentando il partito democratico-repubblicano, fu successivamente membro del governo provvisorio, sottosegretario all'educazione pubblica e infine membro del governo nazionale, ma nei momenti decisivi non mostrò sempre sufficiente energia e prontezza di decisione. Dopo la vittoria dei Russi riparò all'estero, e a Parigi, posto a capo del Comitato nazionale polacco, svolse come organizzatore politico e come storico un'attività febbrile. Fedele alle idee democratiche, si mise in urto con una parte degli emigrati e col governo francese che verso la fine del 1833 lo espulse definitivamente dal suo territorio. Trovò rifugio a Bruxelles, ove sino alla vigilia della morte visse in estrema povertà, in stretto rapporto con la Giovine Polonia e con altre simili associazioni; figura centrale delle agitazioni politiche radicali di Bruxelles; redattore, assieme a Worcell e Pułaski, de La voix du peuple; legato con vincoli di fedele amicizia al Mazzini.
Come storico, L. supera di gran lunga i suoi precursori polacchi per l'ampiezza delle sue cognizioni, per il suo acuto senso critico e per la sua straordinaria fecondità. Da notare, fra gli studî che non riguardano la Polonia: Historyka (trattato di metodologia, ediz. completa, Varsavia 1862); Numismatique du moyen âge (4 voll. e un atlante, Bruxelles 1835); Études numismatiques et archéologiques (Bruxelles 1840) e la fondamentale Géographie du moyen âge (voll. 5, Bruxelles 1852-58). Ma sia in patria, sia nell'esilio, l'attenzione del L. era soprattutto rivolta alla storia della Polonia e dei paesi confinanti: Polska wieków średnich (Polonia del Medioevo, voll. 4, 1846-51); Historyczna parallela Hiszpanii z Polską (Parallelo storico tra la Spagna e la Polonia, Varsavia 1831, trad. in parecchie lingue); Panowanie Stanislawa Augusta (Il governo di St. A., Varsavia 1831); Dzieje Polski (Storia della Polonia, di carattere divulgativo, Varsavia 1829, rifacimento francese: L'histoire de la Pologne, voll. 2, Parigi 1847); Bibliograficznych ksiąg dwoje (Due libri di bibliografia, Vilna 1823-26).
Ediz.: Un'ediz. incompleta delle opere storiche riguardanti la Polonia è uscita a Poznań a cura di Zupański, 1846-1868 (voll. 18). Ricco è il carteggio di L.; ne citiamo: Listy do rodzeństwa (Lettere alla famiglia), voll. 2, Poznań 1878-79, e quelle a Mazzini.
Bibl.: S. P. Koczorowski, J. L., historien polonais, Parigi 1927; A. Śliwiński, J. L., 1786-1831, Varsavia 1932.