CAMERARIUS, Joachim
Umanista, nato il 12 aprile 1500 a Bamberga, morto a Lipsia il 17 aprile 1574. Ha grande importanza nella storia della cultura del sec. XVI, e particolarmente in quella della Riforma. Il suo cognome originario era Liebhard, mutato in Kammērmeister ("ciambellano", dal nome della carica da lui tenuta presso il principe vescovo di Bamberga), latinizzato in Camerarius. Nel 1524 il C. pubblicò la traduzione latina della prima Olintiaca di Demostene; nel 1526 fu incaricato dell'insegnamento del greco a Norimberga e nel 1535 nominato professore all'università di Tubinga, che egli riorganizzò. Nel 1541 fu incaricato di riorganizzare l'università di Lipsia. Nel 1530, con Melantone, il C. preparò la redazione della Confessione di Augusta. Fu deputato alla dieta di Augusta.
È famoso, del C., il trattato sull'arte di domare i cavalli, Híppocomicus (Tubinga 1539). Importantissime le sue edizioni di Omero, Sofocle, Teocrito, Teofrasto, e di varî Padri greci; di Virgilio, Plauto e Terenzio fra i latini: notissima la sua traduzione delle favole di Esopo. Notevoli i suoi Commentarii (Basilea 1551) per la lessicografia delle parti del corpo umano; le sue Epistolae familiares furono pubblicate postume (Francoforte 1583 e 1595). Scrisse anche le biografie di Eoban Hesse, di Melantone (comprendente anche una storia della Riforma) e di Giorgio di Anhalt. Il ritratto del C. con Melantone è in uno dei quadri più celebri del Dürer, suo intimo amico, del quale tradusse in latino gli scritti di precettistica artistica.
Bibl.: Voigt, Die Wiederbelebung des class. Altertums, Berlino 1859; Raumer, Geschichte der Pädagogie, Stoccarda 1843; A. Horawitz, in Allgemeine deutsche Biographie, III, pp. 720-24; C. Bursian, Die Geschichte der klass. Philol. in Deutschland, Monaco 1883; W. Kroll, Gesch. der klass. Philol., 2ª ed., Berlino 1919.
Il figlio Joachim, nato a Norimberga il 6 novembre 1534 morto ivi l'11 ottobre 1598, fu insigne medico e botanico. Possedeva un giardino botanico alle porte della sua città e un altro ne fondò, per incarico espresso del Langravio, a Cassel. Fra le sue opere principali ricordiamo; Epitome utilissima Petri Andreae Matthioli novis iconibus descriptionibus plurimis aucta, ecc., Francoforte 1586 (questo libro tradotto in tedesco, fu comunemente conosciuto col nome di Kräuterbuch); Hortus medicus et philosophicus, Item Sylvia Hercynica, ecc, Francoforte 1588; Symbolorum et emblematum centuriae tres quibus rariores stirpium animalium et insectorum proprietates complexus est, Norimberga 1590-97.
Bibl.: Allg. deutsche Biographie, III, pp. 726-727.