SEL′VINSKIJ, Jlja
Poeta sovietico, nato nel 1899 a Simferopoli. Fece parte, giovanissimo, di una compagnia di attori girovaghi e di una banda di anarchici. Dopo la rivoluzione, alla quale partecipò attivamente, navigò come marinaio su una goletta per il Mar Nero, lavorò in una fabbrica di conserve, percorse la Russia come esperto in pellicce. Insieme con K. Zelinskij e A. Čičerin, nel 1922, fondò il gruppo costruttivistico LCK (Literaturnyj centr konstruktivistov), che fu in pratica uno sviluppo del cubofuturismo e del LEF (Fronte di sinistra dell'arte) e un tributo all'epoca che metteva la poesia sullo stesso piano delle turbine o delle fabbriche di trattori.
Prime manifestazioni della nuova tendenza furono le antologie Mena vsech (Il baratto, 1924) e Gosplan literatury (Commissione di stato per i piani della letteratura, 1925) e la raccolta di poesie Rekordy (Primati, 1925).
Di quest'opera interessarono subito certi poemetti, come Vor (Il ladro) in gergo ladresco, Mot' ke-Malchemuves (Alla madre M .), con parole ebraiche, Trjapnoj korol′ (Il re degli stracci), nel linguaggio dei mercanti e un nucleo di liriche che, sulla base delle esperienze cubofuturistiche, erano date con una stravagante trascrizione fonetica. Tra le altre numerose opere di Sel′ vinskij si cita il poema Uljalaevščina (1927), che rievoca, con rude primitivismo, la lotta partigiana in Siberia, il romanzo in versi Puštorg (1928), la commedia Komandarm a (1928), l'azione teatrale Pao-Pap (1932), storia di un orang-utang al quale trapiantano un cervello umano, la tragedia Umka-belyj medved (Umka-orso bianco, 1936), ambientata nell'Artico. In Zapiski poeta (Memorie d'un poeta, 1927) Sel′vinskij ha narrato il proprio sviluppo spirituale e artistico.
Durante la seconda Guerra mondiale ha scritto la cronaca drammatica Livonskaja vojna (La guerra di Livonia) intorno alla figura di Ivan il terribile e molti versi patriottici, raccolti poi nel volume Krym, Kavkaz, Kuban′, 1947.