Scrittore ceco (Praskolesy, Boemia Centrale, 1900 - Praga 1959). Col suo primo romanzo, Moskva-hranice ("La frontiera di Mosca", 1937), e col suo seguito Dřevěná lžíce (trad. it. Il cucchiaio di legno, 1970; l'originale è apparso solo nel 1992), introdusse nelle lettere ceche il gusto per la fattografia, diffuso nella letteratura sovietica di cui W. fu raffinato conoscitore. Dopo il romanzo Makanna, otec divů ("M., padre dei prodigi", 1945), pubblicò due volumi di racconti (Barvy "Colori", 1946; Mír "Pace", 1949), che anticipano tematicamente le più ampie prose successive (il romanzo Život s hvězdou "Una vita con la stella", 1949; Žalozpěv za 77297 obětí "Lamento per 77297 vittime", 1958, montaggio di documenti, prosa lirica e frammenti biblici; Na střeše je Mendelssohn "Sul tetto c'è M.", post., 1960), tutte imperniate su motivi legati alla persecuzione del popolo ebraico (per sottrarsi alla quale W., durante la guerra, era stato costretto a fingere il suicidio).