JINDRICHUV HRADEC
JINDŘICHŮV HRADEC (ted. Neuhaus; Novum Castrum, Nova Domus nei docc. medievali)
Città della Rep. Ceca, nella Boemia meridionale, al confine con la Moravia, situata in prossimità del fiume Nežárka. In posizione favorevole e munita di difese naturali, il fiume e il lago Vajgar, il sito diventò residenza degli Jindřich, ramo della famiglia boema dei Vítkovcer.In seguito alla costruzione del castello, avvenuta al principio del sec. 13°, sorse anche il centro abitato (ante 1255), risultato da una trasformazione dell'area antistante il castello e della zona del mercato. Le mura della città e quelle del castello erano collegate: si è conservata la doppia cinta (larghezza m. 19, altezza m. 4, spessore m. 1,45), fortificata da bastioni, collocati anche nei punti naturalmente protetti dall'acqua. Rimangono tre porte: la porta del Pescatore (porta di Vienna), la porta della Città nuova (porta di Praga) e la porta Nežárecer. In corrispondenza dell'angolo nordoccidentale delle mura si trova un possente bastione a più piani emergente dal perimetro. Di questo sistema difensivo faceva parte un antemurale, che seguiva il perimetro della città, realizzato con travi confitte in uno zoccolo in muratura.I Cavalieri di s. Giovanni si insediarono ai margini della città in una chiesa appositamente costruita e dedicata a s. Giovanni Battista. L'edificio, originariamente a tre navate, può essere datato, sulla base delle parti superstiti, agli anni 1250-1260. La conclusione dei lavori nella chiesa si deve ai Frati Minori, che ridussero a due le navate e coprirono il presbiterio con volte a crociera. I capitelli dei pilastri e la regolarità dei motivi a tracery nelle alte bifore suggeriscono una datazione agli anni 1350-1360. Per quanto riguarda la decorazione, sono da ricordare un grande dipinto con la Passione di Cristo e le immagini dei ss. Venceslao, Adalberto e Sigismondo, opera forse di un pittore locale cui erano noti però gli sviluppi stilistici europei. A S del coro, nel 1369 venne costruita la cappella di S. Nicola. La costruzione di una parte del chiostro, decorato con scene della Vita di Cristo, è opera invece di Nicola e Andrea, gli architetti del monastero di Třeboň. All'opera di questi maestri si può riferire anche la c.d. cappella dei Tessitori di lino (1375).Nel 1370-1380 venne edificata la parrocchiale dell'Assunzione. Il corpo longitudinale della chiesa, scandito in tre navate da pilastri esagonali, con matronei, torre quadrangolare e sagrestia, presenta un carattere unitario. Una cappella, ricordata già nel 1399, venne in seguito trasformata in chiesa gotica dedicata a s. Venceslao, con annesso un piccolo cimitero.Nel 1389 fu innalzato l'ospedale civile con una cappella dedicata a s. Maria Egiziaca, trasformata poi anche questa in chiesa, dedicata a s. Elisabetta. Un convento per i Francescani con l'annessa chiesa di S. Caterina fu realizzato nel 1478; alla fine del sec. 15° fu costruita la cappella di S. Barbara.Il castello di J., sorto al di sopra di un basso sperone roccioso, protetto a O dal fiume Včelnice e a E da zone paludose e fangose e circondato da un fossato, è ricordato già nel 1220: il suo nucleo centrale era costituito da un torrione cubico romanico. Dopo la metà del sec. 13° nella zona nordoccidentale dello sperone venne innalzato un nuovo castello con un palazzo articolato su due piani con cappella dedicata allo Spirito Santo e con una possente torre cilindrica, separata dal resto dell'edificio; in esso può essere riconosciuto uno stile di transizione dal Romanico al Gotico; nella cappella e negli ambienti forniti di camino sono evidenti elementi architettonici derivati da cantieri cistercensi. All'interno del palazzo è dipinto un ciclo con la Leggenda di s. Giorgio, del 1338.Nel sec. 15° la residenza protogotica venne rimaneggiata per divenire sede di rappresentanza. A O si aggiunse un nuovo tratto e nell'antica ala nordoccidentale venne costruita la c.d. camera verde con una piccola cappella dedicata alla Vergine. Nella parte meridionale dell'antico palazzo venne realizzata la c.d. sala del re.
Bibl.:
Fonti. - Regesta diplomatica nec non epistolaria Bohemiae et Moraviae, a cura di J. Emler, II, Praha 1882, pp. 699, 711; Codex diplomaticus et epistolaris regni Bohemiae, a cura di G. Friedrich, I, Praha 1904, pp. 279, 291; II, 1912, pp. 10, 222-225, 229; Codex iuris municipalis regni Bohemiae, a cura di A. Haas, IV, 1, Praha 1952, p. 104.
Letteratura critica. - J. Novák, Fresky v kostole sv. Jana Křtitele [Affreschi nella chiesa di S. Giovanni Battista], Jindřichův Hradec 1899; A. Matĕjček, Jindřichův Hradec, Praha 1917; S. Pirenne, Středovĕka mĕsta [Città medievali], Praha 1928; S.K. Tříska, Zámek v Jindřichovĕ hradci [Il castello a J.], Praha 1941; V. Mencl, Česká architektúra doby lucenburské [Architettura boema all'epoca dei Lussemburgo], Praha 1948; E.A. Gutkind, International History of City Development, VII, Urban Development in East-Central Europe: Poland, Czechoslovakia and Hungary, New York-London 1972; E. Charvátová, Jindřichův Hradec, Praha 1974.B. Chropovský