JHELUM (o Jhelam [pron. gelàm]; localmente anche Veth o Bihat; s'identifica con l'antico Idaspe; A. T. 93-94)
È il più occidentale dei fiumi del Panjab, che manda le sue acque all'Indo attraverso il Chenab. Si forma presso Islamabad (m. 1800), nell'altipiano del Kashmir per l'unione di alcuni torrenti e nei primi 60 km. di corso essendo largo e non troppo rapido costituisce una buona via commerciale fino a Srinagar, che riceve dal fiume la sua impronta di città anfibìa, con barche d'ogni specie e belle colture di riso nella circostante pianura alluvionale. A valle la pendenza aumenta, ma non mancano divagazioni e meandri; il fiume attraversa i laghi Dal (noti per i giardini galleggianti, rahd), e Wular (lungo 16 e largo 10 km.), lambendo quindi Sofur (posta su un'alta terrazza) e Baramula, emporio risicolo. Procedendo verso O. attraversa Muzaffarabad dove riceve il suo afluente principale (Kishanganga) che gli porta le acque dell'altipiano delle Deosai. Ivi cambia direzione e procede prima verso S., finché a Jhelum, dopo avere percorso una stretta valle, sbocca in pianura; volge quindi da NE. a SO. e dopo 714 km. di corso affluisce nel Chenab, poco a valle di Kadirpur. Le maggiori portate si hanno durante l'estate; nel corso inferiore molta acqua viene sottratta per irrigare le aride zone attraversate dal fiume (Upper e Lower Jhelum Canal; km. 600).