Scrittore spagnolo (Madrid 1926 - ivi 1988). Esordì con il romanzo di ambientazione rurale Los bravos (1954), esempio di realismo sociale in cui era raggiunto un perfetto equilibrio tra impostazione tematica e resa stilistica. La componente sociale si accentuò nelle due opere successive: En la hoguera (1957) e la raccolta di racconti Cabeza rapada (1958). La tendenza all'esplorazione della psicologia umana e l'interesse per temi di natura esistenziale lo spinsero in seguito a tralasciare la letteratura di testimonianza per un maggiore intimismo (El hombre de los santos, 1958; Laberinto, 1964; Libro de las memorias de las cosas, 1971; Jaque a la dama, 1982; e le raccolte di racconti Las catedrales, 1970; La que no tiene nombre, 1977; Las puertas del Eden, 1981). La costante preoccupazione formale e un linguaggio sobrio ed espressivo unito a tecniche narrative di tipo cinematografico sono tra gli aspetti più apprezzabili della sua prosa. Fra gli altri romanzi si segnalano: A orillas de una vieja dama (1979), Cabrera (1981), Los jinetes del alba (1984), El Griego (1986), Historia de la dama (1986), Balada de amor y soledad (1987). La sua produzione saggistica è raccolta in Europa y algo más (1977), Palabras en libertad (1982) e El rostro del país (1987).