CASTELLANOS, Jesús
Scrittore cubano, nato alla Habana nel 1879, morto nel 1912. Le sue varie mansioni (cronista in La Discusión, redattore politico in El Fígaro, avvocato fiscale nella Audiencia de la Habana) non lo distolsero dalla poesia e dalla critica. Organizzò conferenze, intensificando la vita letteraria del suo paese e divulgando la conoscenza d'idee e d'autori internazionali. Tra i suoi saggi sono notevoli quelli su José E. Rodó e su José M. de Heredia, e gli altri d'indole politica raccolti in Cabezas de Estudio (1902). Ma il suo nome è affidato alle novelle, nelle raccolte La tierra adentro, 1906; La Conjura, 1909; e in La Manigua sentimental (1916). Nelle sue brevi narrazioni il C. sviluppa il gusto descrittivo e pittorico per le regioni apriche e agresti della sua terra, unico a tentare in patria la prosa naturalistica.
Bibl.: Dopo la morte, fu curata l'edizione complessiva delle opere: Obras póstumas, Avana-Madrid 1915-16, voll. 3; cfr. Max Henríquez Ureña, La vida y las obras de J. C., 1912.