HOSTRUP, Jens Christian
Poeta danese, nato a Copenaghen il 20 maggio 1818, morto a Frederiksborg il 21 novembre 1892. Nell'età che seguì a Heiberg, fu il commediografo che avvicinò il vaudeville alla realtà della vita, sostituendo il gusto per il reale e caratteristico al gusto per l'eleganza.
Le sue commedie più note sono: Genboerne (La gente che abita dirimpetto, 1844); Eventyr paa Fodrejsen (Avventure in un viaggio a piedi, 1848); En Spurv i Tranedans (Un passero nella danza delle gru, 1849); Soldaterløjer (Le gioie del soldato, 1849); En Nat paa Fjeldene (Una notte fra i monti, 1852); Mester og Laerling (Maestro è scolaro, 1852). Nelle ultime due s'avverte già un più accentuato tono lirico; sintomo di un rinnovamento che poco dopo si compié sotto l'influenza del viaggio in Italia (1853). Drøm og Daad (Sogno e azione) fu la nuova opera dopo il suo ritorno. Egli stesso si ritrasse a far vita solitaria di parroco di campagna, prima a Silkeborg, poi a Frederiksborg. Si appassionò al movimento Grundtvigiano, e per molto tempo non compose che canti e inni o conferenze per il popolo. Solo negli ultimi anni ritornò al teatro con due commediole e con un dramma (Eva, 1881), che rispecchia il problema della donna agitato allora nel nord da Bjørnson e da Ibsen. Del suo spirito sensibile e della Stimmune del suo tempo sono suggestivo documento i ricordi della sua giovinezza (Erindringer, 1891).
Ediz.: Poetiske Skrifter, voll. 6, 1852-65; Komedier, voll. 3, 1888-89, Sange og digte, voll. 2, 1872 e 1884; Efterladte digte, 1893; Folkelige Foredrag, 1884; Prødikener, 1885; Breve til og fra H., 1897.
Bibl.: H. Hostrup, J. L. H., Copenaghen 1916.