Poeta, narratore e drammaturgo norvegese (Kristiansand 1920 - Veierland, Vestfold, 1976). Esordì con una raccolta di liriche nella maniera tradizionale (Dikt "Poesie", 1951). Ma il successo gli venne dalla narrativa e, in parte, dal teatro, dove esercitò con appassionata insistenza ma anche con paradossalità di moralista la sua violenta critica di tutte le istituzioni sociali norvegesi. Nel romanzo Før hanen galer ("Prima che il gallo canti", 1952) erano denunciate le efferatezze dei campi di concentramento nazisti; nei seguenti Jonas ("Giona", 1955), Under en hårdere himmel ("Sotto un cielo più inclemente", 1957) e Den onde hyrde ("Il cattivo pastore", 1960), la requisitoria riguarda rispettivamente il sistema scolastico, i metodi usati contro i collaborazionisti a guerra finita e il sistema penitenziario dello stato norvegese. Né è meno violenta la polemica nella trilogia (cosiddetta Storia della bestialità) formata da Frihetens øyeblikk ("Il momento della libertà", 1966), Kruttårnet ("La torre delle polveri", 1969) e Stillheten ("Il silenzio", 1973), o nei drammi Fugleelskerne ("Quelli che amano gli uccelli", 1966) e Semmelweis (1968), ispirato alla storia dell'omonimo medico ungherese. Nel 1966 B. subì una condanna per il romanzo pornografico Uten en tråd ("Nudo come un pesce"), il cui 2º vol. apparve in Danimarca, in lingua danese, nel 1968.