JEANBON SAINT-ANDRÉ, André Jean-Bon, detto
Uomo politico francese, nato a Montauban il 25 febbraio 1749, morto a Magonza il 10 dicembre 1813. Dapprima capitano nella marina mercantile, si fece poi pastore protestante. Scoppiata la Rivoluzione, come deputato alla Convenzione si schierò tra i montagnardi e dal processo del re (nel quale votò per la morte) in poi partecipò attivamente ai lavori dell'assemblea, proponendo misure a favore del popolo e contro temute trame reazionarie. Nel rinnovamento del Comitato di salute pubblica (10 luglio 1793) entrò a far parte di questo consesso, ove fu tra i membri più radicali. Presidente della Convenzione, fu inviato in missione presso gli eserciti della Repubblica. Affidatagli la direzione della guerra navale, ristabilì la disciplina, stimolò lo zelo e l'ardimento dei capitani, riorganizzò la flotta e gli arsenali, fece eseguire manovre, prese egli stesso imbarco per un viaggio di scorta a un convoglio di viveri e partecipò a un combattimento contro gl'Inglesi (10 giugno 1794). Ma la sua attività non bastò a riparare i mali antichi. Tornato alla Convenzione, sollecitò l'ordinamento del governo repubblicano e propose l'abolizione del tribunale rivoluzionario. Arrestato dopo il 10 pratile, fu amnistiato poco dopo. Dal Direttorio fu nominato console generale ad Algeri e poi a Smirne, ove i Turchi lo tennero in prigione per tre anni. Napoleone lo nominò membro della Legion d'onore e barone dell'Impero (1809), senza che egli rinunciasse ai suoi sentimenti repubblicani. Da ultimo fu prefetto di Magonza.
Bibl.: L. Lévy-Schneider, J. B. S.-A., Parigi 1901.