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TINGUELY, Jean

di Bianca Maria Saletti Asor Rosa - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
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TINGUELY, Jean

Bianca Maria Saletti Asor Rosa

Scultore svizzero, nato a Friburgo il 22 maggio 1925. Frequentata l'accademia di Belle Arti di Basilea, in questa città risiede con continuità fino al 1950, anno in cui si trasferisce a Parigi. Se negli anni giovanili l'interesse dell'artista era egualmente volto verso la pittura e la scultura, è quest'ultima a divenire poi il campo della sua sperimentazione, che ha come principale componente il movimento. Le constantes (così l'artista chiama le opere eseguite negli anni 1947-50) sono costituite da sezioni di piani multiformi, collegati sui loro assi e in movimento, a volte invece sono fili metallici su cui oscillano lievi oggetti sospesi, che riprendono quindi l'idea dei mobiles di A. Calder. Entrato nel gruppo dei Nouveaux Réalistes, ne diventa uno dei protagonisti, con macchine-automi, fornite di ruote, pulegge, ecc., capaci di creare pitture astratte e di autodistruggersi secondo i modi dell'arte programmata. È il caso della macchina Omaggio a New York, esposta nella primavera del 1960 allo Sculpture Garden del Museum of Modern Art di New York, oggi ovviamente conoscibile solo attraverso le foto e che mostra accanto all'invenzione sempre più ingegnosa (l'uso, per es., anche di elementi sonori) ancora una volta l'ispirazione dadaista e paradossale, che è tipica non solo di T. ma di un gruppo di artisti cinetici, che considerano con distacco e ironia il movimento stesso della macchina. Vedi tav. f. t.

Bibl.: M. Seuphor, La sculpture de ce siècle, Neuchâtel 1959, p. 90; H. G. Hulten, Tinguely et le mouvement, in Metro, n. 6, 1962; P. Restany, The new realism, in Art in America, n. 1, 1963; H. Rosenberg, The de-definition of art, New York 1973 (trad. it., La s-definizione dell'arte, Milano 1973, p. 149); P. Hulten, Méta. La vie et l'oeuvre de Jean Tinguely, Parigi 1974.

Vedi anche
Nouveau réalisme Nouveau réalisme Movimento artistico fondato nel 1960 dal critico P. Restany e da pittori e scultori che, con mezzi e modi non tradizionali, intendevano proporre una realtà colta nelle sue stesse materie, oggetti, impronte ecc.: esemplari di questo nuovo realismo, che vuole introdurre una connessione ... Daniel Spoerri Spoerri ‹špö´ri›, Daniel (propriam. Daniel Isaac Feinstein). - Scultore svizzero di origine romena (n. Galaţi 1930). Emigrato a Zurigo nel 1942, presso uno zio dal quale prese il nome, ha studiato danza ed è stato primo ballerino dell'Opera di Berna (1954-57); si è poi dedicato alla scenografia e si ... arte cinetica Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da meccanismi, sia del gioco di luci variabili secondo un programma predisposto. Spesso l’opera è completata ... Arman ‹armã´› (propr. Armand Fernandez). - Pittore e scultore (Nizza 1928 - New York 2005). Rappresentante del Nouveau Réalisme, nei primi anni Cinquanta iniziò a creare i suoi primi Cachets, e nel 1959 Allures, varianti dei Cachets, consistenti di impronte fatte sulla tela con una varietà di oggetti precedentemente ...
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  • Tinguely, Jean
    Enciclopedia on line
    Scultore (Friburgo 1925 - Berna 1991). Conclusi gli studî all'accademia di Basilea, si stabilì nel 1952 a Parigi dove, incentrando la propria ricerca sul movimento, elaborò serie di rilievi mobili e le prime sculture astratto-cinetiche in metallo ancora di vaga ispirazione surrealista (Parigi, Musée ...
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