MAURY, Jean-Siffrein
Cardinale, nato a Valréas il 26 giugno 1746, morto a Roma l'11 maggio 1817. D'umili natali, studiò nel seminario di Saint-Charles ad Avignone e andò a Parigi nel 1765 come precettore in una famiglia nobile. Presi gli ordini sacri, si affermò valente oratore. Ottenne la ricca badia di Frénade, il priorato di Lions e la dignità di accademico di Francia (1785). Nel 1787 passò alla vita politica attiva come consigliere del guardasigilli Lamoignon nei suoi disegni di riforme giudiziarie e il 3 aprile 1789 venne eletto deputato del clero per il bailliage di Péronne. Dopo la presa della Bastiglia tentò fuggire, ma, arrestato a Péronne, ritornò all'assemblea e divenne il più coraggioso oratore della destra. Si cimentò in furiosi duelli oratorî con Mirabeau, si oppose all'abolizione della nobiltà e alla vendita dei beni nazionali, difese l'autorità del papa su Avignone, attaccò la costituzione civile del clero. Costretto ad abbandonare la Francia (1791), si rifugiò prima a Bruxelles, poi a Coblenza, infine a Roma (gennaio 1792). Pio VI lo nominò arcivescovo in partibus di Nicea il 1° maggio 1792, lo inviò come nunzio alla dieta di Francoforte per l'elezione di Francesco II, lo elevò alle dignità di vescovo di Montefiascone (1792) e di cardinale (1794). Nel 1799 M. partecipò al conclave di Venezia, ma nel 1804 ricusò l'ufficio di ambasciatore di Luigi XVIII presso il papa e si decise a servire Napoleone, che lo nominò elemosiniere del principe Girolamo (1806). Rivelò allora una natura opportunistica e diede il tracollo alla sua reputazione quando, il 14 ottobre 1810, accettò da Napoleone la dignità di vicario capitolare di Parigi, mentre il papa soffriva la prigionia. Nel 1810 dava l'ultima mano a quell'Essai sur l'éloquence de la chaire, in cui culmina la sua attività letteraria: i giudizî che egli dava in quest'opera di Bossuet, di Bourdaloue e di Massillon sono rimasti classici. Caduto Napoleone, si rifugiò a Roma, ma fu dal papa tenuto prigioniero in Castel S. Angelo e dovette rinunciare al vescovato.
Bibl.: C. A. Sainte-Beuve, Causeries du lundi, IV, Parigi 1853, pp. 203-221; Hergenroether, Cardinal M., ein Lebensbild, Würzburg 1878; A. Ricard, L'abbé M., Parigi 1887; G. Bonet-Maury, Le card. M. d'aprés ses Mémoires et sa Correspondance inédite, Parigi 1892.