RICHEPIN, Jean
Scrittore francese, nato a Médéa (Algeria) il 4 febbraio 1849, morto a Parigi il 12 dicembre 1926. Allievo dell'École normale supérieure, franco tiratore nella guerra del '70, poi marinaio, facchino, attore, arrestatosi al giornalismo e alla letteratura, nella copiosissima opera espresse la sua passione d'indipendenza, la simpatia per i reietti, i temerarî, gli avventurosi, che vivono al margine della società.
La Chanson des gueux (Parigi 1876, ed. defin. 1881), oltre alla grande fama, gli valse un processo e una condanna. La stessa ispirazione, con uguale ricchezza verbale e metrica, torna in Les Caresses (1877), Les Blasphèmes (1884), La Mer (1886), Mes Paradis (1894). Abbondanza di tinte si trova anche nel teatro in versi: Nana Sahib (1883), Le Filibustier (1888), Par la glaive (1892), Vers la joie (1894), Le Chemineau (1897), La Martyre (1898), Les Truands (1899), Don Quichotte (1905), ecc. Tra le prose: Les Étapes d'un réfractaire (1872), La Glu (1881, da cui il dramma dello stesso nome, 1883), Quatre petits romans (1882), Miarka, la fille à l'Ourse (1883), Braves Gens (1886), Contes de la décadence romaine (1898), Contes espagnols (1901). Tardo romantico, la sua vena d'improvvisatore s'impoverì in una produzione troppo facile, cui spesso manca la robusta sincerità delle prime opere. Tra le ultime, vanno ricordati due volumi di versi: Interludes (1022), Les Glas (1922). Si vedano inoltre.Choix de poésies (1926), Contes sans morale (1922), Les petits gagne-pain parisiens (1928).