Pseudonimo del poeta Ioànnis Papadiamandòpulos (Atene 1856 - Parigi 1910), greco di nascita ma di lingua e di educazione francese. Con i primi versi (Les Syrtes, 1884; Les cantilènes, 1886) si impose come capofila della nuova scuola simbolista, di cui redasse il manifesto pubblicato sul Figaro (sett. 1886). Ma già nel Pèlerin passionné (1891) e poi in Énone ed Ériphyle (1894), in Les Sylves (1894-96) e Les Stances (6 voll., 1899-1901; vol. 7º, post., 1920), suo capolavoro, si allontanò sempre più dalle forme decadenti e simboliste per avvicinarsi ai principî dei classici greci e francesi. Fondò l'École Romane che richiamò numerosi poeti, tra i quali soprattutto Ch. Maurras. Scrisse anche la tragedia Iphigénie (1903, pubbl. 1904) e prose critiche, impressioni e ricordi: Les premières armes du Symbolisme (1889); Contes de la vieille France (1904); Esquisses et souvenirs (1908); Variation sur la vie et les livres (1910). Le sue opere furono riunite in un'edizione postuma (1923).