COLLOT D'HERBOIS, Jean-Marie
Rivoluzionario francese, nato a Parigi nel 1749, morto a Caienna nel 1796. Figlio di un orefice, fece l'attore e il direttore di compagnie. Scrisse anche delle commedie, tra cui La famiglia patriottica o La Federazione (1790). Si gettò nel movimento rivoluzionario fin dall'origine: membro del club dei giacobini, ne diventò il segretario nel 1791. Difendendo innanzi ai tribunali i militari imputati per indisciplina si acquistò un'immensa popolarità e venne eletto poco dopo deputato della Convenzione, ove propose l'abolizione della monarchia. Fu eletto presidente della Convenzione, e poi assistente al Comitato di salute pubblica. Si collegò ai giacobini con Billaud-Varennes e, d'accordo con lui, si pronunciò per i provvedimenti più violenti. Famosi quelli da lui presi a Lione. Da allora divenne uno dei più applauditi oratori della Convenzione e del Club dei giacobini. Temendo la rivalità di Robespierre, si mise dalla parte dei nemici di lui e fu portato dai congiurati al seggio della presidenza della Convenzione. Presiedeva la famosa seduta del 9 termidoro. Dopo la caduta di Robespierre, dovette uscire dal Comitato di salute pubblica. In seguito agli attacchi dei termidoristi, dopo l'insurrezione del 12 germile (aprile 1795) fu deportato alla Guiana.
Bibl.: F. A. Aulard, Les orateurs de la Législative et de la Convention, Parigi 1885-86, voll. 2.