MEISSONIER, Jean-Louis-Ernest
Pittore, disegnatore e incisore, nato a Lione il 21 febbraio 1815, morto a Parigi il 31 gennaio 1891. Fu educato a Parigi. Avendo dovuto rinunziare a entrare nello studio di P. Delaroche, lavorò prima col pittore litografo J. Potier, poi con L. Cogniet. Si fece conoscere con illustrazioni romantiche, spesso raziosissime, di disegno facile e preciso, eseguite per gli editori Curmer, Hetzel e Dubochet (Bible de Royaumont, 1835), Paolo e Virginia e La chaumière indienne (1838), la Commedia umana e più tardi, quando era già noto come pittore, i Contes Rémois (1858). Espose per la prima volta al Sȧlon nel 1831; nel 1834 fu molto notato il suo quadro Les bourgeois flamands, che illustra e inaugura la serie delle opere di gusto fiammingo, veri pastiches di piccoli maestri olandesi, che ebbero vivo successo tra la scuola classica e i grandi poeti romantici. I suoi quadretti di genere e i suoi interni, animati da uno o più personaggi, visti con straordinaria giustezza di fisionomia e di atteggiamento, e trattati con pennello vivace e coscienzioso, hanno notevoli qualità d'atmosfera (il Lettore, 1840; il Collezionista di stampe; il Fumatore, 1843; alcuni Giuocatori di picchetto; la Partita a scacchi, 1841; il Pittore nel suo studio). Il M. viaggiò in Olanda, poi in Italia dove dipinse quadri di soggetto veneziano. Eseguì anche numerosi quadretti sul gusto dell'epoca di Luigi XIII, nei quali formicolano folle minuscole e teatrali di alabardieri, spadaccini, bravi. Più tardi si dedicò alla pittura di soggetti militari e riprodusse con un'esattezza meticolosa di miope e di miniatore l'epopea napoleonica. Se nella Barricata (1850) rivela un vero senso drammatico, le sue Battaglie sono spesso molto artificiali, come Corazzieri del 1805; 1807 (tela a cui il M. lavorò per 14 anni); la Campagna di Francia del 1814; Napoleone III a Solferino. Il M. eseguì anche alcuni ritratti solidi e sobrî, tra cui quelli di P. Chénavard, V. Lefranc, A. Dumas; alcuni paesaggi e delicatissime vedute di Venezia, Antibes e Poissy.
Bibl.: T. Gautier, in Gaz. des beaux-arts, XII (1862), pp. 419-28; E. Duhousset, Les cires de M., Parigi 1893; G. Larroumet e P. Burty, M., Parigi 1895; O. Gérard, J.-L.-E.M., ses souvenirs, ses entretiens, Parigi 1897; E. Hubbard, M., New York 1899; C. Formentin, E.M. Sa vie, son oeuvre, Parigi 1901; L. Bénédite, M., Parigi 1911; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con bibl.).