Comolli, Jean-Louis
– Regista, critico e scrittore francese (n. Philippeville 1941). Riconosciuto come uno dei documentaristi e dei teorici del cinema più influenti della seconda parte del 20° secolo, C. ha sviluppato negli ultimi anni la duplice attività di teorico e regista di documentari, sviluppando in entrambi i casi un percorso che vede nel documentario una forma avanzata di cinema, capace al tempo stesso di elaborare uno sguardo critico sul reale e di riflettere sulle sue stesse forme, proponendo uno sguardo che si sottrae alla spettacolarizzazione del mondo. L’importanza del documentario come forma cinematografica critica emerge infatti nei testi teorici di C., come Voir et pouvoir (2004; trad. it. Vedere e potere. Il cinema, il documentario e l’innocenza perduta, 2006), Cinéma contre spectacle (2009) e Corps et cadre (2012) e trova riscontro nei film da lui diretti, come L’Affaire Sofri (2001), Rêves de France à Marseille (2003), codiretto insieme a Michel Samson, Les esprits du Koniambo (2004) e Peintre, le poète et l'historien (2005), film in cui la diversità dei temi e delle forme è sempre accompagnata da uno sguardo riflessivo, che si interroga non solo su ciò che si sta filmando, ma anche sul modo in cui le immagini possono essere uno sguardo nuovo sulla realtà.