LE CLERC, Jean (Ioannes Clericus)
Teologo arminiano e fecondo scrittore, nato il 19 marzo 1657 a Ginevra, morto l'8 gennaio 1736 ad Amsterdam. Figlio del grecista Étienne L., fece i suoi studî teologici a Ginevra, passando poi a Grenoble, Saumur, Parigi e Londra. Avuta occasione di occuparsi degli scritti teologici del suo antenato Stefano Curcelläus e di Simone Episcopius, passò dal suo precedente calvinismo di rigoroso indirizzo a un mitigato arminianismo. Nel 1684 divenne professore di ebraico e filosofia ad Amsterdam, ed entrò in relazione con i più dotti del suo tempo, specialmente col Limborch. Fra le opere da lui pubblicate ve ne furono di quelle del suo zio David Clericus, del Cotelier, di Erasmo, Grozio, Pétau, ecc.
Collaborò alla Bibliothèque universelle et historique (voll. 25, Amsterdam 1686-1693), e alla Bibl. ancienne et moderne (voll. 29, Amsterdam 1714-1730). Di suo pubblicò Entretiens sur diverses matières de théologie (Amsterdam 1685); Traité de l'incrédulité (Amsterdam 1696); Veteris Test. libri historici, hagiographi, prophetae (1708); Harmonia evangelica (Amsterdam 1699); un commento latino alla Bibbia, comprendente Abdia (1690), il Pentateuco (1673-99), i libri storici (1708), i Salmi con i libri sapienziali e profetici (1731), pubblicato in 2ª ed., voll. 4, Amsterdam 1735. In critica biblica è d'indirizzo affatto indipendente e antitradizionale: negò che il Pentateuco, nella sua massima parte, provenga da Mosè. Ebbe anche per questioni bibliche una lunga polemica con Richard Simon.
Bibl.: Realencyckl. für prot. theol. und Kirche, 3ª ed., IV, pp. 179-80; Dictionnaire de théol. cath., IX, i, col. 105 segg., con bibliografia.