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JOUFFROY, Jean

di Georges Bourgin - Enciclopedia Italiana (1933)
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JOUFFROY, Jean

Georges Bourgin

Prelato e uomo politico francese del sec. XV, nato a Luxeuil, nella Franca Contea, verso il 1412, morto nel priorato di Neuilly il 14 novembre 1473. Discendente d'una antica famiglia borgognona, compiuti gli studî a Dôle, a Colonia e a Parigi, vestì l'abito di monaco a Saint-Pierre de Luxeuil, insegnò teologia e diritto canonico a Parigi, e prese parte, per desiderio del papa Eugenio IV, al concilio di Ferrara (gennaio 1438). Ritornato nel suo monastero, divenne uno dei consiglieri e diplomatici del duca di Borgogna Filippo il Buono, che se ne valse presso Carlo di Orléans, in Bretagna, in Italia, nel Portogallo e nella Castiglia, e che se ne servì fino a fare di lui il suo segretario privato, assicurandogli il titolo abbaziale di Luxeuil e quello vescovile di Arras (1453). Ma J., intrigante e di scarso senso morale, passò presto al servizio del delfino di Francia, il futuro re Luigi XI, che si era rifugiato nel Brabante. Salito al trono questo re, volle ricompensare J. col procurargli il cappello cardinalizio; il papa lo promise solo a condizione che J. inducesse il re a sopprimere la prammatica sanzione gallicana di Bourges, e, difatti, Luigi XI fece una dichiarazione in questo senso; J. ottenne il cappello cardinalizio nel 1461 e il trasferimento all'arcivescovado di Albi. Il re fece poi di J. il suo cappellano; gli diede l'abbazia di Saint-Denis, gli affidò una missione diplomatica in Castiglia che portò al fidanzamento del fratello del re Carlo di Guienna con la figlia del re di Castiglia, Giovanna la Beltrameja. J. fu pure incaricato di domare durante la sua ultima ribellione l'incestuoso e ribelle conte di Armagnac, Giovanni V, che fu ucciso improvvisamente durante la ripresa della città di Lectoure; morì alla fine di una campagna contro i Catalani, decisa dal re di Francia.

Bibl.: P. Chopin, Éloge historique de J. J., Besançon 1785, in-8°; Ch. Fierville, Le cardinal J. J. et son temps, Parigi 1874, in-8°; B. de Mandrot, Le drame de Lectoure, in Revue historique, XXXVIII; J. Calmette, Louis XI, Jean II et la Révolution Catalane (1461-1475), Parigi 1903, in-8°, e i lavori di carattere generale consacrati al regno di Luigi XI.

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