COURVOISIER, Jean-Joseph de
Giureconsulto e uomo politico francese. Nacque a Besançon nel 1775. Suo padre era emigrato all'inizio della Rivoluzione, ma il figlio rientrò in Francia nel 1803 dedicandosi alla giurisprudenza. Nel 1808 fu nominato consigliere alla Corte d'appello di Besançon e alla Restaurazione avvocato generale alla Corte d'appello di Lione. Quando nel 1816 il re I, Luigi XVIII sciolse la "Chambre introuvable", il C. fu eletto deputato nel dipartimento nativo del Doubs, e seguì i suoi amici politici del centro nell'opposizione ai gabinetti di destra saliti al potere dopo l'assassinio del duca di Berry. Pertanto egli non fu rieletto nelle elezioni del 1824. Nell'agosto del 1829 il principe di Polignac, nel costituire il suo ministero di resistenza, credette di dare una garanzia dei suoi propositi, forse allora sinceri, di non abbandonare il terreno legale, affidando al C. la carica di ministro della Giustizia. In seno al gabinetto, il C. combatté la politica caotica del ministro dell'Interno La Bourdonnaye e spinse il re a ristabilire la carica di presidente del Consiglio, ben sapendo come questa decisione fosse considerata dal La Bourdonnaye lesiva alla sua autonomia di capo del dicastero dell'Interno. Il C. non ebbe il medesimo successo quando, dimessosi il La Bourdonnave, propose che la successione fosse offerta al conte de Villèle. Il C., con alcuni suoi colleghi, sostenne in seno al Consiglio dei ministri che, se le nuove elezioni avessero rinviato in parlamento una maggioranza ostile, il gabinetto avrebbe dovuto ritirarsi. Il re accolse il contrario parere del principe di Polignac, e il C. si dimise dalla carica di ministro. All'indomani della rivoluzione, che sostituì sul trono di Francia Luigi Filippo a Carlo X, il C. depose dinanzi alla Camera dei Pari che giudicava i ministri firmatarî delle ordinanze di luglio, sforzandosi di attenuare la gravità degli addebiti formulati a carico dei suoi antichi colleghi. Morì nel 1835.
Bibl.: A. Marquiset, Noticve hist. sur M. C., Besançon 1836.