SELLON, Jean-Jacques de
Filantropo e scrittore ginevrino, nato il 20 gennaio 1782, morto nel 1839. Discendeva da una famiglia che in seguito alla revoca dell'editto di Nantes aveva abbandonato la città natale di Nîmes ed era venuta a stabilirsi a Ginevra: nel 1699 Gian Giacomo aveva acquistato la cittadinanza ginevrina e il figlio di lui Gaspare era divenuto nel 1755 signore di Allamand (Cantone di Vaud). La sorella di Jean-Jacques, Adelaide, andò sposa a Michele Antonio Benso, marchese di Cavour. Il figlio di lei, il conte Camillo di Cavour, fu spesso nel castello di Allamand, in visita dallo zio. Questi si adoperò con ogni sforzo per l'abolizione della pena di morte, abolizione ch'egli propose più volte, inutilmente, quand'era membro, dal 1816 al 1829, del Conseil représentatif di Ginevra. Prendendo come modello il progetto di pace universale di Enrico IV e di Sully, egli propose pure che si facessero risolvere i conflitti internazionali da un tribunale arbitrale e fondò, il 1° dicembre 1830, la Société de la Paix de Genève, di cui divenne presidente. Pubblicò diversi scritti.
Bibl.: Le Nécrologe universel, 1845; Galiffe, Notices généal., IV, Ginevra 1857, p. 352 segg.; Montet, Dict. biogr. des Genevois et des Vaudois, II, Losanna 1878; Mottaz, Dict. hist. du Canton de Vaud, I, 59, Losanna 1931. Per i rapporti col Cavour, cfr. gli studî fondamentali di F. Ruffini, La giovinezza di Cavour, Torino 1916; id., La conversione della madre di Cavour e i giansenisti piemontesi, Torino 1931.