Uomo politico (Ginevra 1794 - ivi 1878). Con un breve intervallo ginevrino (1825-27) durante il quale fondò il Journal de Genève, visse dal 1818 a Parigi, dedicandosi alla lotta politica per i principî repubblicani attraverso una intensa attività giornalistica e partecipando anche direttamente alle giornate del luglio 1830. Espulso nel 1833, tornò a Ginevra, ove fondò l'Europe centrale e strinse amicizia con Giuseppe Mazzini, che aiutò nell'impresa della Savoia (1834), ma ne divenne avversario nel 1854, dando il suo appoggio alla politica di Cavour. Membro del Gran Consiglio ginevrino, che invano spinse all'intervento contro il Sonderbund, fu sempre più influente nella vita politica del suo paese. Fu tra i fautori della Costituente federale del 12 settembre 1848; dapprima caldeggiò un intervento degli Svizzeri a favore degli insorti lombardi, ma poi, pur difendendo i diritti degli esuli politici sul territorio elvetico, fu contrario alle loro attività. Le sue sorti seguirono quelle del partito radicale, benché egli rimanesse al potere, anche dopo il tracollo di questo, fino al 1868 (sia pure con qualche interruzione).