HÉLION, Jean
Pittore francese, nato a Couterne (Normandia) il 21 aprile 1904, morto a Parigi il 28 ottobre 1987. A Parigi studia architettura presso l'Ecole des Arts Decoratifs (1922), frequenta l'Académie Adler (1925-26) e conosce Th. Van Doesburgh, al quale si legherà di profonda amicizia. Nel 1930 firma, con L. Tutundjian, O. Carlsund, Th. Van Doesburgh, il manifesto del gruppo Art Concret e, nel 1932, aderisce al movimento Abstraction-Création, collaborando (1932-36) alla rivista Abstraction-création: Art non figuratif. Tra il 1936 e il 1940 soggiorna spesso negli Stati Uniti, dove si rifugia nel 1942, dopo esser fuggito da un campo di prigionia tedesco. Torna in Francia nel 1946. Ha esposto in numerose personali e nelle più importanti rassegne nazionali e internazionali (Biennale di Venezia, 1976, 1984; 20th century Art al Centre Georges Pompidou di Parigi, 1980; A new spirit in painting, alla Royal Academy di Londra, 1981) ottenendo prestigiosi riconoscimenti: il Grand Prix de la Ville de Paris (1979) e il Grand Prix National des Arts (1983).
Espressione originale dell'astrattismo europeo degli anni Trenta, la ricerca di H. si esprime in opere dapprima legate al rigore neoplastico, poi in ampie forme geometriche che si abbinano in vaste e nitide composizioni. A un progressivo abbandono del linguaggio astratto, negli anni Quaranta, si associa un nuovo approccio alla tela: la materia pittorica più densa e scabra viene applicata vigorosamente, in tinte inconsuete. La ripresa dei motivi iconografici del primo esordio figurativo emerge, con evidenza, nelle opere dei primi anni Sessanta in cui, tuttavia, si manifesta − attraverso sorprendenti e insolite associazioni di immagini − una nuova carica espressiva. Nelle opere realizzate tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, come nella serie Suite 11 novembre (1975) o Un borsalino pour Emile (1981), il linguaggio iconografico si semplifica, mentre l'interesse di H. sembra rivolto a una nuova resa formale più esplicita e realista. Dalla seconda metà degli anni Ottanta la sua ricerca s'interrompe per la progressiva perdita della vista.
È autore di Book upon captivity and escape: They shall not have me (1943), e Journal d'un peintre: Carnets 1929-1984 (1984). Vedi tav. f.t.
Bibl.: H. Read, J. Hélion: a coat of many colors, Londra 1952; D. Abadie, Hélion ou la force des choses, Bruxelles 1975. Cataloghi di mostre: S. Spender, P. Bruguière, J. Hélion, Londra 1965; L. Alloway, Jean Hélion: paintings and drawings from the years 1939-1960, New York 1981; L. Lang, Hélion: peintures de 1929-1938, Parigi 1987.