Uomo politico francese (Versailles 1701 - ivi 1781); segretario di stato (1715), ministro della casa reale (1718) e della Marina (1723-49) e di nuovo ministro di stato (1738). Cadde in disgrazia nel 1749 per certi epigrammi contro la Pompadour; quando Luigi XVI salì al trono, lo nominò primo ministro senza portafoglio; in tale qualità fece ristabilire i parlamenti (1774) e chiamare al governo R.-J. Turgot, come controllore generale delle Finanze, ma in accordo con la regina e la corte, quando quello volle attuare il suo programma di riforme, contribuì al suo licenziamento (12 maggio 1776). Divenuto capo del consiglio delle Finanze, dopo aver indotto il re a nominare J. Necker direttore del Tesoro (21 ott. 1776), di fronte alla prospettiva di riforme socialmente radicali, indusse questo alle dimissioni dal governo, nell'ott. 1781.