SARASIN (anche Sarrasin o Sarrazin), Jean François
Poeta francese, nato presso Caen verso il 1604; morto a Pézenas nel 1655. Il padre aveva comprato la carica di tesoriere a Caen ed era poi stato nominato consigliere a Rouen. D0po gli studî classici, il S., per intercessione di Madame de Longueville, era stato nominato segretario del principe di Condé. Elegante, spiritoso, in grado di beneficare e di nuocere per la sua carica presso il principe, il S. entrò ben presto nell'alta società parigina e in dimestiihezza con gli uomini rappresentativi del tempo: Godeau, Pellisson, Chapelain, Voiture furono i suoi intimi. Fu uno degli ornamenti del cenacolo dei "preziosi" e il poeta alla moda verso il 1640. M.lle de Scudéry lo dipinge fra gli eroi della Clélie nelle spoglie di Amilcare.
La sua poesia è un complicato giuoco cerebrale, che iende a stupire, a maravigliare, come voleva Giovan Battista Marino, che aveva insegnato il bello spirito e le acutezze ai Francesi, con l'Adone. Le sue brevi composizioni, i suoi epigrammi, i bouts-rimés son concepiti per il finale inaspettato, per l'effetto meno atteso e necessario. È un rimatore di un tempo e di una società determinati, e con essi scompare. Ma al S. si deve anche l'introduzione del genere "burlesco" in Francia, derivato dagl'Italiani, di cui, come tutti allora, fu studiosissimo.
Opere: Discours de la Tragédie, ou Remarqutes sur l'Amour Tyrannique, 1639; La Conspiration de Wallenstein, 1645, ottimo modello di narrazione storica; La Pompe funèbre de Voiture, 1648; una trad. della Vita di Pomponio Attico, di Cornelio Nepote, 1656; Œuvres, 1656 (con prefaz. dell'amico Pellisson); Nœvelles œuvres, 1674; Poésies, a cura di O. Uzanne, 1877, in Poètes de ruelles au XVIe siècle, 1875-78; P. Olivier, Cent poètes lyriques, Précieux ou Burlesques du XVIe siècle, 1898.
Bibl.: A. Mennung, S.'s Leben und Werke, Halle 1902-04.