Medico e matematico (Montdidier 1497 - Fontainebleau 1558). Dopo studî di fisica e di matematica (De proportionibus, 1528), si dedicò allo studio e all'esercizio della medicina e divenne nel 1556 archiatra di Enrico II. La sua prima opera medica, De naturali parte medicinae (1542), pur muovendosi all'interno delle concezioni galeniche, ha alcune originali osservazioni di anatomia e di fisiologia (per es., la descrizione del canale centrale del midollo spinale e della peristalsi esofagea). Ad essa seguirono De vacuandi ratione (1545), in cui F. condanna l'indiscriminato ricorso al salasso, e De abditis rerum causis (1548), in cui è espresso il ripudio dell'astrologia giudiziaria. Altre opere di rilievo: Medicina (1554), più volte ristampato col titolo Universa medicina, in una parte della quale (Pathologia) viene sottolineata l'importanza delle necroscopie; Febrium curandarum methodus generalis (1577); De luis venereae curatione (1579). Le opere di F. ebbero una larga diffusione nei decennî successivi.