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DUCIS, Jean-François

di AIceste Bisi Gaudenzi - Enciclopedia Italiana (1932)
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DUCIS, Jean-François

AIceste Bisi Gaudenzi

Poeta tragico francese, nato il 22 agosto 1738 a Versailles, morto ivi il 31 marzo 1816. Acquistò grande fama dopo il suo rifacimento di parte delle opere dello Shakespeare: Hamlet (1769), Romeo et Juliette (1772), Le Roi Lear (1783), Macbeth (1784), Othello (1792): il D., che era un'anima "sensible et tendre", fece diventare senz'altro "sensible et tendre anche lo Shakespeare, rimaneggiando, ritoccando, accorciando, spostando, rifondendo, secondo le regole del "bon goût" e della "tradition classique". Il Voltaire scagliò violente invettive contro le deformazioni che il D. si era permesse; ma il successo del D. fu strepitoso. Anche in Italia, alla fine del'700 e al principio dell'800, lo Shakespeare giunse sotto le sue truccature. Né si può negare al D. il merito di aver contribuito al propagarsi ed estendersi di quell'influsso shakespeariano che doveva condurre più tardi al dramma romantico. Minor rilievo hanno le tragedie sue proprie: Ødipe chez Admète (1778) e Abufar (1795), che offrì a Talma il personaggio per una delle sue migliori interpretazioni. Accolto nell'Accademia fin dal 1779, membro dell'Istituto dal 1795, il D. fu tuttavia schivo da ogni ambizione di pubblici onori; cattolico e conservatore, rifiutò da Napoleone la Legion d'onore e un seggio al Senato; accettò invece l'onorificenza da Luigi XVIII. Le sue Øuvres sono state raccolte tra il 1819 e il 1826 e completate dalle a Øuvres posthumes (1827) e dalle Lettres riunite da Paul Albert nel 1879.

Bibl.: O. Leroy, Étude sur la personne et les écrits de D., Parigi 1832, basato sulle memorie del D. conservate nella biblioteca di Versailles; Sainte-Beuve, Causeries du lundi, VI, e Nouveaux lundis, IV; E. de Refuge, Corresp. inéd. de D. avec le prince Louis-Eugène de Wurtemberg (1763-1773), Parigi 1899; E. Preston Dargan, Shakespeare and D., in Modern Phil, 1912.

Vedi anche
Delille, Jacques Poeta francese (Aigueperse, Alvernia, 1738 - Parigi 1813). Il grande successo ottenuto con la traduzione in versi delle Georgiche di Virgilio (1770) lo fece entrare all'Académie Française a soli trentasei anni, nel 1774. Fu poi professore al Collège de France; durante la Rivoluzione dovette lasciare ... Charles-Augustin Sainte-Beuve Scrittore e critico francese (Boulogne-sur-Mer 1804 - Parigi 1869). Iniziati gli studî di medicina, li abbandonò presto per dedicarsi al giornalismo letterario nel Globe, partecipando al movimento romantico: il suo primo libro (Tableau historique et critique de la poésie française et du théâtre français ... Locke, John Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico della gnoseologia moderna. Di famiglia puritana, nel 1652 entrava al Christ Church di Oxford, dove, ... Hugo, Victor-Marie Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato nei "giochi floreali" di Tolosa: alla poesia si dedicò fin dalla prima adolescenza, durante gli studî ...
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    Tragediografo (Versailles 1733 - ivi 1817). Ammiratore di Shakespeare, adattò per le scene francesi cinque tragedie shakespeariane (Hamlet, 1769; Roméo et Juliette, 1772; Le roi Lear, 1783; Macbeth, 1784; Othello, 1792), modificando sostanzialmente il tono e l'intreccio originali, allo scopo di adattare ...
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