LIOTARD, Jean-Étienne
Pittore e miniatore, nato il 22 dicembre 1702 a Ginevra, morto ivi il 12 giugno 1789. Studiò a Parigi con il Massé; il Lemoyne gli consigliò di dipingere dal vero. Nel 1736 cominciò la sua esistenza vagabonda e avventurosa. Incontrato a Roma lord Sandwich, lo accompagnò in Grecia e nelle isole; ne ritornò con una serie di disegni che preludono già all'orientalismo dell'Ingres. Soggiornò cinque anni a Costantinopoli; risalgono a quel periodo la Donna turca con schiava della coll. Heseltine. Dopo un soggiorno in Moldavia, venuto nel 1743 a Vienna vi dipinse Maria Teresa (Museo di Weimar) e la Bella Cioccolataia, la più infelice concessione da lui fatta al gusto dell'epoca. Nel 1745-46 era a Venezia, ove organizzò una lotteria; nel 1753 a Londra; era allora nella piena maturità della sua arte. L'anno seguente dipinse il ritratto della contessa Coventry (1754, Museo di Amsterdam), ritratto di un'originalità e quasi modernità di stile che lo pongono al disopra delle altre opere dell'artista: nella storia del ritratto va posto tra Vermeer e Degas. Ma il L. non ebbe successo in Francia; dei mediocri ritratti ch'egli vi eseguì meritano di essere menzionati solo quelli dei Favart (1757). Acquistata una casa a Ginevra (1758), il L. non se ne allontanò più che per brevi soggiorni in Austria e in Inghilterra. Appena giunto fu preso a proteggere dalla famiglia Tronchin per cui eseguì ben quattordici ritratti. La malinconia di cui era allora pervaso si rivela nel ritratto di Madame d'Èpinay (1760, Museo di Ginevra). Negli ultimi anni l'artista si dedicò soprattutto a ricerche sulla tecnica degli smalti, alla redazione di un Trattato di pittura, in cui combatte la maniera di dipingere a tocco usata dal Fragonard, cui opponeva ricerche di un colorito disteso e omogeneo. Risalgono a quell'epoca paesaggi molto fedeli dei dintorni di Ginevra, a pastello, di una grande luminosità.
Bibl.: F. Fosca, L., Parigi 1928; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XXIII, Lipsia 1929; C. Gamba, Un ritratto di Maria Adelaide di Francia di E. L. agli Uffizi, in Dedalo, XI (1930-1931), pp. 1241-49; G. Oprescu, Bildnisse von L. in Stupinigi, in Zeitschr. f. bild. Kunst, LXV (1931-1932), pp. 210-14.