CHAMPIONNET, Jean-Étienne
Generale francese, nato a Valence (Drôme) il 12 agosto 1762, morto ad Antibes il 9 gennaio 1801. Fuggì di casa giovinetto e partecipò alla campagna di Spagna nelle file delle guardie brettoni. Nel 1789 si schierò con i rivoluzionarî, ma rifiutò la candidatura offertagli di deputato alla Convenzione. Capo di brigata sotto Pichegru, si distinse nella campagna di Alsazia (1793) e fu promosso capo divisione. Con questo grado contribuì validamente alla vittoria di Fleurus. Più tardi comandò, nell'armata della Sambre-et-Meuse, le truppe destinate alla difesa del Reno e assolse con grande perizia il difficile compito, occupando Altenkirchen e Giessen. L'armistizio di Leoben arrestò i suoi progressi, mentre stavano per diventar fatali agli Austriaci. Nel 1798 ebbe il comando della cosiddetta armata di Roma; costretto ad abbandonare Roma, riprese poi l'offensiva entrandovi nuovamente e spingendosi fino a Napoli (18 giugno 1799), dove fondò la Repubblica partenopea. Destituito e processato per divergenze con i commissarî civili dal governo francese inviati a Napoli, fu rimesso in libertà dal Bernadotte. Fu incaricato di organizzare e comandare l'armata delle Alpi, ma la sconfitta toccata dai Francesi a Novi (15 agosto 1799) obbligò lo Ch. a cedere terreno fino ad Antibes, dove fu ucciso da un'epidemia che infieriva fra le sue truppe.
Bibl.: A. R. C. de Saint-Albin, Ch. ou les campagnes de Hollande, de Rome et de Naples, Parigi 1860; J. E. Championnet, Souvenirs (1792-1800), con studio preliminare, note e documenti a cura di M. Faure, Parigi 1904.