DAVEL, Jean-Daniel-Abraham
Agitatore svizzero, chiamato più brevemente "il maggiore Davel", figlio del pastore di Morrens, fu battezzato il 24 luglio 1670. Dopo aver combattuto a servizio del Piemonte e dell'Olanda, nel 1717 ottenne l'ufficio di "maggiore" del dipartimento Lavaux. Avendo scoperto diversi abusi nell'amministrazione del paese, si credette chiamato da Dio a liberare il popolo vodese dalla signoria di Berna, anche in seguito a certe profezie che gli erano state fatte nel 1691 da una veggente protestante delle Cevenne, la belle inconue. Radunò a Cully, il 31 marzo 1723, 600 uomini del suo circondario di reclutamento e li condusse a Losanna, disegnando di occupare per mezzo loro il castello e di proclamare il paese di Vaud cantone svizzero. I signori del Consiglio di Losanna lo tennero a bada con belle parole, lo fecero sorvegliare e lo consegnarono, la mattina seguente, alle autorità bernesi. Il D. fece una confessione intera, fu condannato a morte e giustiziato il 24 aprile 1723, a Vidy, presso Losanna.
Bibl.: Étude historique sur le Major Davel (pubblicazione commemorativa per il secondo centenario della morte), Losanna 1923.