CAVALIER, Jean
Uno dei capi dei Camisardi (v.), nato il 28 novembre 1681 a Ribaute, presso Anduze (Gard), morto a Chelsea (Inghilterra) nel 1740. Pieno di coraggio e di risorse, dotato di un vero talento militare, riuscì a battere ripetutamente le truppe del maresciallo Montreil e a tenere per qualche tempo in scacco quelle del maresciallo Villars. Egli aveva, inoltre, concepito il piano di riunire le proprie truppe, attraverso il Delfinato, con quelle del duca di Savoia. Sopraffatto dalle truppe regie, il C., nel maggio 1704, venne a patti con il maresciallo Villars nel convegno di Nîmes. Avendo, poscia, i Camisardi, aizzati dagli Olandesi, riprese le armi ed essendo stati battuti dal Villars, il C. si ritirò nella Catalogna con gli avanzi dei Camisardi, la maggior parte dei quali perì nella battaglia di Almanza (25 aprile 1707). Secondo un'altra versione, il C. abbandonato, dopo il patto di Nîmes, dai Camisardi, capitanati dal Roland, sotto l'accusa di tradimento, si sarebbe recato col grado di colonnello alla corte di Versailles, ove però il re lo avrebbe accolto con palese disprezzo.
Bibl.: F. Puaux, Vie de Jean Cavalier, Parigi 1868; J. Dizier, Étude sur Jean Cavalier, Ginevra 1880.