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BULLANT, Jean

di Georges Fontaine - Enciclopedia Italiana (1930)
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BULLANT, Jean

Georges Fontaine

Architetto, nato probabilmente ad Amiens verso il 1510, morto ad Écouen (Seine-et-Oise) nel 1578. A Roma studiò i principî dell'architettura classica. Tornato in patria, entrò al servizio di Anna di Montmorency, risiedendo quasi ininterrottamente a Écouen; fu soprintendente alle costruzioni di Enrico II (1557-1559), e in seguito architetto della regina madre Caterina de' Medici (1570-1578) ed ebbe agio di scrivere dottamente sull'architettura. Delle sue opere va ricordata specialmente la Règle générale d'architecture des cinq manières de colonnes (Parigi 1564, 1568 e 1619). Lavorò, con altri, al castello di Écouen; ma sono indeterminate e la parte ch'egli vi ebbe e le date della costruzione. Generalmente gli si attribuiscono i loggiati d'ordine colossale del cortile, e il portale monumentale a tre piani, coronato da una statua equestre, oggi scomparso. Verso il 1560 costrusse il piccolo castello di Chantilly e aggiunse al castello di Fère-en-Tardenois un braccio, che attraversava il torrente su un magnifico viadotto, concezioni tra le più ardite dell'epoca. Per Caterina de' Medici lavorò nel 1580 ai padiglioni d'angolo delle Tuileries, nel 1577 all'Hôtel di Soissons, e dal 1573 fino alla morte alla cappella dei Valois a Saint-Denis: opere tutte ora scomparse. Nel Vexin, gli si attribuisce una parte nella costruzione di varie chiese.

La fama del B. è stata oscurata da quella dei suoi contemporanei, Pierre Lescot e Philibert de l'Orme; le poche opere rimaste attestano il suo genio: introdusse per primo in Francia l'architettura grandiosa e l'uso dei colonnati che, salendo dal fondo, abbracciano diversi piani. Le sue opere, imbevute di romanità, sono francesi nella decorazione sobria, leggiera, e talvolta troppo seccamente precisa.

Bibl.: L. Régnier, La Renaissance dans le Vexin, Pontoise 1886; Montaiglon, J. B., architecte du C.te de Montmorency, 1556-78, in Archives de l'art français, VI; G. Macon, Les architectes de Chantilly au XVIe siècle, Senlis 1900; C. Eulart, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. prec.); Ch. Terrasse, Le château d'Écouen, Parigi 1925.

Vedi anche
Palissy, Bernard Ceramista (Saintes, Charente-Inférieure, o Chapelle-Biron, Lot-et-Garonne, 1510 - Parigi 1589 o 1590), rinnovò l'arte della invetriatura; dapprima fabbricò maioliche ricoperte di smalti screziati, poi piatti o figuline rustiche (figulines rustiques) adorni di bestiole, che sono le sue opere più note ... Enrico II re di Francia Secondogenito (Saint-Germain-en-Laye 1519 - Parigi 1559) di Francesco I, per la morte del fratello Francesco (1536) divenne l'erede al trono. Sposò nel 1533 Caterina de' Medici, ma fu dominato fino alla morte dall'amante Diana di Poitiers, legata al partito cattolico dei Guisa. Salito al trono nel 1547, ... Rinascimento Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione consapevolmente filologica dei classici greci e latini, dal rifiorire delle lettere e delle arti, della ... Caterina de' Medici regina di Francia Figlia (Firenze 1519 - Blois 1589) di Lorenzo de' Medici duca di Urbino, sposò nel 1533 il futuro Enrico II allora duca di Orléans. Dapprima eclissata dalla favorita Diana di Poitiers, alla morte del marito (1559) e più ancora alla morte del figlio primogenito Francesco II (1560), divenne arbitra del ...
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    Architetto (n. forse Amiens 1520 circa - m. Écouen, Val-d'Oise, 1578), uno dei maggiori architetti francesi del manierismo. Fu a Roma (1540 circa) e, tornato in patria, entrò al servizio di Anna Montmorency (1556), fu soprintendente alle costruzioni di Enrico II (1557-59) e architetto della regina madre ...
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