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Pontalis, Jean-Bertrand

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Pontalis (propr. Lefèvre-Pontalis), Jean-Bertrand. – Filosofo e psicanalista francese (Parigi 1924 - ivi 2013). Laureatosi in Filosofia nel 1945 alla Sorbona, allievo di Sartre, con quest’ultimo ha collaborato alla rivista Les temps modernes, avvicinandosi successivamente alla psicanalisi dopo avere intrapreso un’analisi con J. Lacan. Intorno agli anni Sessanta ha sviluppato con J.-L. Laplanche l’importante progetto di una sistematizzazione dei concetti fondamentali del pensiero freudiano e delle teorie psicanalitiche successive, da cui sarebbe scaturito l’imprescindibile Vocabulaire de la psychanalyse (1967; trad. it. 1968), opera che ottenne enorme successo in Francia e venne tradotta in diversi Paesi. Distaccatosi dalle teorie di Lacan, P. è divenuto una figura cardinale del movimento psicanalitico francese: nel 1964 ha partecipato alla fondazione della Association française de psychanalyse e nel 1970 ha creato la Nouvelle revue de psychanalyse. A partire dagli anni Ottanta, in concomitanza con gli esordi della sua collaborazione all’interno del prestigioso comitato di lettura delle Éditions Gallimard, dove avrebbe ideato e diretto numerose collane pubblicando e traducendo tra l’altro opere di studiosi quali Freud, Winnicott e Khan, ha iniziato a scrivere testi di impronta maggiormente letteraria, che restano comunque indissociabili dal suo lavoro psicanalitico. Dotato di una scrittura limpida e naturale, attratto dalle parole – con cui costruisce un lessico personalissimo, denso di capacità evocative e in grado di dare forma all’inesprimibile –, nelle sue opere il confine tra saggistica e narrativa rimane incollocato, e la ricerca psicanalitica, che conserva una matrice radicalmente umanistica, si trasforma nella scienza delle tracce che permangono nella memoria come impronte di radici e residui del non detto e dell’indicibile. Dei suoi numerosi lavori occorre citare: Après Freud (1965; trad. it. 1968);  Entre le rêve et la douleur (1977; trad. it. 1988); L'amour des commencements (1986; trad. it. 1990); con J. Laplanche, Fantasme originaire, fantasmes des origines, origines du fantasme (1990); Ce temps qui ne passe pas (1997; trad. it. 1999); L'enfant des limbes (1998; trad. it. Limbo, 2000);  Fenêtres (2001; trad. it. 2002); Passé présent (2007); Un jour, le crime (2011; trad. it. 2012); Freud avec les écrivains (2012).

Vedi anche
Sigmund Freud Fondatore della psicanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Le sue teorie hanno avuto un enorme impatto su tutti i settori della cultura (psicologia dell'arte, della religione ecc.) e hanno influito sulle ricerche antropologiche (B. Malinowski, A. Kardiner, M. Mead) e sugli indirizzi di medicina ... Proust, Marcel Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, all'età di nove anni cominciò a soffrire d'asma, malattia che lo tormentò tutta la vita. Frequentò il ... Rousseau, Jean-Jacques Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione che avrebbe ben presto abbandonato per fuggire in Savoia, iniziando una vita disordinata che sarebbe ... Jean-Louis Laplanche Laplanche ‹laplã´ãš›, Jean-Louis. - Psicanalista francese (Parigi 1924 - Beaune 2011). Oltre agli studî medici ha compiuto anche studî filosofici e letterarî. Fondatore (1970) e direttore del laboratorio di psicologia patologica e di psicanalisi all'univ. di Parigi VII, dove ha insegnato fino al 1993, ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Filosofia
  • BIOGRAFIE in Psicologia e psicanalisi
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