Economista (Lione 1767 - Parigi 1832), membro del Tribunato nel 1799, fu privato della carica da Napoleone nel 1803 per le idee liberali espresse nel Traité; studiò a lungo in Inghilterra e insegnò poi all'Athénée (1816), al Conservatoire d'arts et métiers (1819) e al Collège de France (1830). È comunemente noto come divulgatore delle teorie di A. Smith, ma in realtà ha dato anche contributi personali alla scienza economica, soprattutto analizzando le funzioni dell'imprenditore, vedendo nella produzione una creazione di utilità, formulando una positiva teoria delle crisi e arrivando alla configurazione di un equilibrio economico regolato dai meccanismi di mercato. Impresse all'economia liberale un particolare orientamento ottimistico, che per lungo tempo caratterizzò la scuola francese in opposizione a quella inglese. Opere principali: Traité d'économie politique (2 voll., 1803) e Cours complet d'économie politique pratique (6 voll., 1828-29). Importanti anche le lettere in Oeuvres (Collection Guillaumin, 1840-48).