ROBINET, Jean-Baptiste
Pensatore francese, nato a Rennes il 23 giugno 1735, ivi morto il 24 gennaio 1820. È uno dei maggiori rappresentanti del naturalismo francese del sec. XVIII.
La sua opera maggiore è quella intitolata De la nature (in voll. 4, Amsterdam 1761-66); tra le altre sono da ricordare: Considérations philosophiques sur la graduation naturelle des formes de l'être, ou Essais de la nature qui apprend à former l'homme (ivi 1768); Parallèle de la condition et des facultés de l'homme avec celle des autres animaux (Bouillon 1769); Les vertus, réflexions morales en vers (Rennes 1814). La tesi principale del R. è quella dell'unità organica del mondo della natura, in cui la sfera dell'umanità e spiritualità non è qualcosa che cartesianamente si contrapponga a quella animale e materiale, ma è bensì il termine massimo della struttura ascendente e finalistica dell'universo. Sensismo lockiano e panpsichismo leibniziano (insieme con la teoria del "senso morale" del Hutcheson, che il R. interpreta come "istinto morale") vengono così a fondersi in una sintesi orientata verso il materialismo.
Bibl.: Ph. Damiron, Mémoires pour servir à l'histoire de la philosophie au XVIIIe siècle, Parigi 1858-64; K. Rosenkranz in Der Gedanke, I (1861), p. 126 segg.; R. Albert, Die Philosophie R.s, Diss., Lipsia 1903.