PATER, Jean-Baptiste
Pittore, nato nel 1695 a Valenciennes, morto il 25 luglio 1736 a Parigi. Concittadino del Watteau, da questo fu prima respinto e quasi scoraggiato (verso il 1711), poi animato all'arte. Stabilitosi dal 1718 a Parigi, lavorò per lo stesso gruppo di commercianti e d'amatori (Gersaint, Julienne) per il quale aveva lavorato il suo maestro, di cui ereditò la clientela. I suoi dipinti si possono dividere in tre gruppi: feste galanti, scene militari, bagnanti. A questi generi sono da aggiungere alcuni ritratti, paesaggi e l'illustrazione delle scene del Roman Comique di Scarron (Potsdam). Meno realista del Watteau nelle scene militari, e meno poetico del maestro, del quale non ebbe l'inimitabile genio, il P. fu soprattutto pittore di "feste galanti", genere che la Francia imitò dall'Italia rinnovandolo con l'osservazione diretta degli attori e degli scenarî teatrali. Nelle sue "feste galanti" è spesso accentuato il valore di decorazione o quello di rappresentazione di costumi, con una punta di realismo brutale nella rappresentazione di scene popolari. I suoi paesaggi riescono più convenzionali di quelli di N. Lancret, suo emulo, ma egli possiede brio e colore. Usando da principio i fondali oscuri del Watteau, seppe dare alle proprie tele uno straordinario splendore smaltato e ricercò soprattutto le armonie chiare, ma senza i toni freddi del Lancret. I suoi numerosi schizzi incompiuti preannunziano la ricca e affascinante leggerezza del Fragonard, e qualunque sia stato sul principio l'influsso della pittura fiamminga nella sua arte, egli è uno degli iniziatori del colorito proprio nella pittura francese del sec. XVIII.
Bibl.: F. Ingersoll-Smouse, J.- B. P., Parigi 1928; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932 (con bibl.).