CAPEFIGUE, Jean-Baptiste-Honoré-Raymond
Nacque a Marsiglia nel 1801, morì a Parigi nel 1872. Scrittore fecondo, polemista audace, esordì, da giovane, come giornalista (fu redattore ad es. del Quotidien); ebbe il suo periodo d'oro sotto la monarchia di luglio, che lo premiò con dignità e cariche; e bisogna dire, per ciò che riguarda gli studî storici, ch'egli seppe sfruttare la sua fortuna. Avvalendosi dell'amicizia e protezione del Guizot, poté infatti avere l'accesso agli archivî e disporre di un materiale notevolissimo. Ma fu sua gran nemica la fretta del comporre, che nuoce in modo grave al valore scientifico della sua produzione.
Fra l'enorme mole delle sue pubblicazioni ricordiamo i lavori sulla Restaurazione, in cui è evidente lo scopo di sostenerne lo spirito, la legittimità e la convenienza. Tali i Récits des opérations de l'armée française en Espagne (1823); l'Histoire de la restauration et des causes qui ont amené la chute de la branche aînée des Bourbons (1831), il saggio su Metternich, quello sul Congresso di Vienna, ecc. Altri lavori riguardano i tempi gloriosi della monarchia francese (Histoire de la Reforme, de la Ligue et du règne de Henri IV (1834); Richelieu, Mazarin, la Fronde et le règne de Louis XIII (1835); Louis XIV, son gouvernement et ses relations diplomatiques avec l'Europe (1837). Si occupò anche di Napoleone (L'Europe pendant le Consulat et l'Europe de Napoléon [1839]; Les cent jours [1845], ecc.). Non potevano infine mancare scritti a sostegno della monarchia orléanese: da rilevarsi in proposito L'Europe depuis l'avènement de LouisPhilippe (I845).