Pittore (Tournus 1725 - Parigi 1805). Rivelatosi al Salon del 1755 con la Lettura della Bibbia, seguitò a trattare con accentuato sentimentalismo temi cari alla morale borghese, vagamente accostandosi (L'accordée de village, 1761, Parigi, Louvre) alle idee filosofiche di J.-J. Rousseau, ma più sensibilmente influenzato dalle idee estetiche di Diderot (La maledizione paterna, 1777; Il figlio punito, 1778, Louvre). A questi dipinti a sfondo moralistico e sentimentale, che ebbero grande successo e furono diffusi attraverso riproduzioni a stampa, sono da aggiungersi le molte figure di bimbi e di fanciulle, leziosamente atteggiate e talvolta non prive di allusioni ambigue: La brocca rotta (1772-73, Louvre), L'uccello morto (1800, Louvre) ecc. Maggior determinatezza pittorica è nei ritratti, caratterizzati da un'intensa resa psicologica. L'unica composizione storica (Severo e Caracalla, 1769, Louvre) è il suo saggio di ammissione all'Accademia, della quale era stato nominato membro dal 1755.