Generale francese (Parigi 1682 - ivi 1762). Allo scoppio della guerra di successione polacca fu al comando di una divisione in Italia, dove riportò diversi successi; in seguito sedò la ribellione in Corsica (1739) contro il governo genovese. Durante la guerra di successione austriaca fu dapprima in Vestfalia, poi dovette ritirarsi dalla Boemia, quindi tornò di nuovo in italia (1745), dove subì una pesante sconfitta a Piacenza.
Nipote di J.-B. Colbert e figlio di Nicolas Des Marets (Parigi 1648 - Maillebois, Eure-et-Loir, 1721), nel 1731 fu nominato luogotenente generale e all'inizio della guerra di successione polacca fu inviato con l'esercito francese in Italia: qui s'impadronì di Tortona (1733) e fu il maggiore artefice, l'anno successivo, della vittoria di Guastalla. Nel 1739 M. fu in Corsica, dove tra il marzo e il luglio riuscì a sedare la ribellione degli isolani, guidati dal tedesco Teodoro di Neuhof e dai patrioti corsi L. d'Ornano e P. Paoli, contro il governo genovese. Scoppiata la guerra di successione d'Austria e ottenuto il grado di maresciallo, ebbe nel 1741 il comando del corpo d'armata che attraverso la Vestfalia minacciò Hannover, obbligando quello stesso anno l'Inghilterra a dichiarare la neutralità; ma l'anno seguente condivideva con l'armata dei marescialli Ch. Belle-Isle e F. de Broglie la responsabilità della disastrosa ritirata dalla Boemia. Nel 1745, a capo dell'armata francese d'Italia, colse decisivi successi sulle truppe di Carlo Emanuele III occupando Tortona e Alessandria, e riportò il 23 sett. la importante vittoria di Bassignana; ma nella campagna del 1746, affrontata a fianco degli Spagnoli del gen. J. Gages in condizioni di inferiorità numerica rispetto agli imperiali, fu sconfitto sotto le mura di Piacenza (16 giugno). A M. restò il vanto di una brillante ritirata, attraverso le Alpi Marittime, in Francia.