Storico e critico (Beauvais 1670 - Parigi 1742). Abate, fu impiegato nel ministero degli Esteri come pubblicista e svolse delle missioni diplomatiche, ma il suo nome è soprattutto legato alla sua attività di storico, che gli valse nel 1719 l'ingresso all'Académie Française, della quale nel 1722 divenne segretario perpetuo. Scrisse una Histoire de la Ligue de Cambrai (1709) e una Histoire critique de l'établissement de la monarchie française dans les Gaules (1735), nella quale sostenne la tesi che i Franchi si unirono pacificamente agli abitanti della Gallia stanchi della dominazione romana; maggiore importanza hanno le sue Réflexions critiques sur la poésie et la peinture (1719), che si opposero al razionalismo imperante nel campo dell'estetica.