CARRIER, Jean-Baptiste
Rivoluzionario francese nato a Yolet (Cantal), il 16 marzo 1756. Il C. era stato destinato alla carriera ecclesiastica; ma preferì entrare in uno studio di procuratore e compì gli studî di legge. Nel 1785 ebbe la carica di procuratore nel baliaggio di Aurillac. Eletto nel 1792 rappresentante del Cantal alla Convenzione, si unì con la frazione più ardente del partito della Montagna e prese così una parte attiva ai contrasti fra i giacobini e i cordelieri. Votò per la morte del re e fu inviato in missione nei dipartimenti dell'antica Normandia e poi in quelli dell'antica Bretagna. Fece ricorso anche ai mezzi più crudeli, pur di preservare Nantes dall'insurrezione vandeana e dagl'intrighi girondini. Il Comitato di salute pubblica lo richiamò per porre fine ai suoi eccessi (8 febbraio 1794). Contribuì alla caduta di Robespierre; ma poco dopo fu arrestato per ordine di Romme e giudicato con i 94 terroristi di Nantes. Fu ghigliottinato il 16 dicembre 1794.
Bibl.: A. Lallié, J. B. Carrier, Parigi 1901; M. Fleury, Carrier à Nantes, Parigi 1901; Kuscinsky, Dictionnaire des Conventionnels, Parigi 1896; G. Martin, Carrier et sa mission à Nantes, Parigi 1924.