Medico e biblista (Sauve, presso Montpellier, 1684 - Parigi 1766), figlio di un pastore calvinista passato al cattolicesimo dopo la revoca dell'editto di Nantes. Prof. di anatomia all'univ. di Tolosa (1710-20), si segnalò con i suoi studî sull'origine della peste, sostenendo la possibilità del contagio e suggerendo rimedî e precauzioni. Fu poi medico di Augusto II di Polonia (1728), quindi, a Parigi, medico di Luigi XV (1730) e prof. (1731) nel Collège de France. È autore di varî trattati (De morbis venereis, 1736; Traité des tumeurs et des ulcères, 1759; Traité des maladies des femmes, 1761-65, ecc.). Ma è più noto per avere veramente (dopo Spinoza e R. Simon) iniziato la critica storica interna dell'Antico Testamento, rilevando ripetizioni, spostamenti nell'ordine cronologico, e soprattutto l'uso dei due termini, Yahweh ed Ĕlōhīm, per designare Dio: supponendo pertanto (Conjectures sur les mémoires originaux dont il paraît que Moïse s'est servi pour composer le livre de la Genèse, anonimo, 1753) l'esistenza di documenti diversi. Fu così il primo ideatore della "teoria documentaria" e diede l'avvio a J. G. Eichhorn.