NOLLET, Jean-Antoine
Abate e fisico, nato a Pimprez il 17 novembre 1700, morto nel 1770. Figlio di poveri contadini, fu dapprima diacono a Noyon, ma poi, dedicatosi alla fisica, entrò nel laboratorio di Réaumur, e fece una serie di ricerche sul potere elettrico delle punte, sul comportamento del fluido elettrico nei tubi, sull'accelerazione dell'evaporazione nei fluidi elettrizzati, ecc. Nel 1734 fu fatto membro della Royal Society di Londra, nel 1735 inaugurò a Parigi un corso libero di fisica sperimentale, e nel 1736 il cardinale Fleury creò per lui una cattedra. Nel 1739 entrò all'Académie des sciences, insegnò poi a Torino e a Bordeaux, al Collège de Navarre, e nel 1757 fu nominato "maître de physique et d'histoire naturelle des Enfants de France" cioè dei principi reali.
Il N. avrebbe introdotto in Francia la fisica sperimentale: l'onore in verità sembra spettare a P. Polinière: ma il N. per il primo abbracciò l'insieme della nuova scienza che arricchì di scoperte notevoli, come quella dell'endosmosi. Notevole è anche la sua teoria del fluido elettrico.
Bibl.: Grandjean de Fouchy, Éloge, in Mém. de l'Ac. des sc. hist., 1770; M. Gliozzi, Deux théoriciens de l'électricité, in Archeion, genn. 1934.