Scultore (Versailles 1741 - Parigi 1828). Allievo di J.-B. Pigalle e di M. Slodtz, eccelse soprattutto nella produzione di ritratti: in tali opere seppe, spesso con eleganza tutta settecentesca, contemperare il lato decorativo con una particolare attitudine a definire la vita psicologica del personaggio (Il conte di Buffon, Digione, Museo; Robert Fulton, Detroit, Inst. of Arts). In alcuni busti di bambini, tra i quali i suoi, giunse in modo esemplare a rappresentare l'infanzia e la grazia.
A Roma (1764-68) compì alcune opere che, esposte al Salon di Parigi (1769), gli procurarono la celebrità (Luperco; S. Giovanni Battista; S. Brunone). Altra opera giovanile è lo Scorticato, che fu il suo primo grande successo. Diderot, di cui fece il busto (1771), lo fece conoscere al duca di Sassonia-Coburgo-Gotha, per il quale modellò, tra l'altro, una Diana in bronzo; varie opere eseguì anche per la corte e l'aristocrazia russa (Tombe Golicyn; replica della famosa statua di Voltaire seduto [1781] del quale aveva scolpito numerosi busti ora in varî musei), e per gli USA, dove si recò nel 1785 (Statua di Washington nel Campidoglio di Richmond, e molti busti). Anche durante la Rivoluzione e l'Impero fu molto attivo: eseguì ritratti di Bailly, La Fayette, Necker, ecc., e poi di Napoleone e dei suoi familiari. È indubbio che la parte più valida dell'opera dell'H. è quella della produzione ritrattistica: soprattutto dopo la Rivoluzione le grandi opere ufficiali denunciano un calo di originalità, mentre i busti mantengono qualità non comuni.