JAVORINA (pol. Jaworzyna)
Il territorio di Javorina (piccolo villaggio di confine, ora appartenente alla Cecoslovacchia) fa parte della regione di Spiš nell'alto Tatra, e ha dato luogo a contestazioni diplomatiche fra la Polonia e la Cecoslovacchia.
Secondo una deliberazione del Consiglio supremo del 27 dicembre 1919, si sarebbe dovuto decidere dell'appartenenza di questo territorio con un plebiscito, mentre nella conferenza di Spa (10 luglio 1920) la controversia venne deferita alla Conferenza degli ambasciatori. Questa, nello spartire la regione contestata (28 luglio 1920) aveva attribuito il territorio di Javorina alla Cecoslovacchia, sebbene sia situato a nord della cresta dei Carpazî nel bacino della Vistola e sebbene la popolazione sia in maggioranza polacca. Durante i lavori della commissione interalleata, incaricata di tracciare sul posto la nuova frontiera, la Polonia chiese Javorina, dichiarandosi pronta a dare in cambio alla Cecoslovacchia altri territorî della regione di Spiš che le erano stati assegnati. Per molto tempo la questione rimase in sospeso. Al momento del riavvicinamento fra i due paesi (accordo del 6 novembre 1921) fu deciso che essa sarebbe stata risolta amichevolmente fra loro entro sei mesi; ma anche ciò non avvenne. Il 25 novembre 1922 la commissione interalleata per la delimitazione della frontiera approvò all'unanimità (meno il delegato cecoslovacco) la proposta transazionale della Polonia. Beneš, preoccupato delle ripercussioni interne che questo piccolo insuccesso poteva avere, contestò alla commissione interalleata il diritto di modificare la frontiera stabilita dalla Conferenza degli ambasciatori: ne seguì un conflitto sproporzionato all'oggetto, che inasprì gravemente i rapporti fra la Cecoslovacchia e la Polonia. Per consiglio della Società delle Nazioni, il punto di diritto fu sottoposto alla corte permanente di giustizia internazionale dell'Aia, la quale accolse la tesi di Beneš (5 dicembre 1923). In seguito a ciò il consiglio della Società delle Nazioni suggerì un compromesso, che faceva solo piccole concessioni alla Polonia e che, accettato dalle due parti (accordo di Cracovia del 6 maggio 1924), fu poi ratificato dalla Conferenza degli ambasciatori (16 settembre 1924).
Bibl.: Recueil des documents diplomatiques concernant la question de Jaworzyna (pubblicazione del governo polacco), Varsavia 1923; M. Mercier, La formation de l'État tchécoslovaque, Parigi 1923; P. Roth, Die Entstehung des polnischen Staates, Berlino 1926; F. Tommasini, La risurrezione della Polonia, Milano 1925; C. Smogorzewski, La Pologne restaurée, Parigi 1927.