CERCAS, Javier
Scrittore e giornalista spagnolo, nato nel 1962 a Ibahernando, in Estremadura, ma trasferitosi in giovane età a Girona, in Catalogna. C. deve la sua notorietà a Soldados de Salamina (2001; trad. it. Soldati di Salamina, 2002), romanzo che gli è valso numerosi premi, tra cui il Ciutat de Barcelona, l’Indipendent foreign fiction prize e il Grinzane Cavour. Si è poi affermato come uno dei più importanti autori iberici nel 2009 con Anatomía de un instante (trad. it. Anatomia di un istante, 2010), ottenendo il Premio nacional de narrativa e il Mondello-città di Palermo. Completata la sua formazione di filologo, ha insegnato alla University of Illinois e, in seguito, all’Universitat de Girona.
I suoi primi libri, profondamente letterari e con velati rimandi auto biografici, sono i racconti di El móvil (1987), di cui nel 2003 (trad. it. Il movente, 2004) riproporrà solo il testo che dà il titolo al volume, e i romanzi El inquilino (1989; trad. it. Il nuovo inquilino, 2011) ed El vientre de la ballena (1997; trad. it. La donna del ritratto, 2008). La sua produzione saggistica e giornalistica è stata invece raccolta in Una buena temporada (1998), Relatos reales (2000) e La verdad de Agamenón (2006; trad. it. Tornare a casa, 2011). Se nelle pubblicazioni precedenti si era affidato al noir o alla metafinzione, C. ha trovato la sua voce più autentica in Soldados de Salamina, combinando elementi fittizi e reali nel ricercare una microstoria capace di rompere il silenzio imposto dai vincitori della guerra civile e di restituire dignità ai vinti. Tale indagine è inoltre un pretesto per elaborare una struttura metanarrativa. L’esperimento si è ripetuto in La velocidad de la luz (2005; trad. it. La velocità della luce, 2006), dove sono gli orrori vissuti da un reduce del Vietnam il motivo centrale intorno cui si costruisce la narrazione. I punti culminanti di questa evoluzione verso un romanzo che sconfina nell’inchiesta, al di là della parentesi di Las leyes de la frontera (2012; trad. it. Le leggi della frontiera, 2013) sulla delinquenza giovanile degli anni Settanta e Ottanta a Girona, sono però Anatomía de un instante ed El impostor (2014; trad. it. L’impostore, 2015). Il primo, nel sondare le cause dell’irruzione armata del tenente colonnello Antonio Tejero nel Parlamento spagnolo il 23 febbraio 1981, obbedisce a un’impostazione di stampo saggistico, ma C. abbina ai dati di fatto la sensibilità del romanziere che si addentra nelle zone d’ombra e nelle pieghe psicologiche tralasciate dalla storiografia. L’originalità dell’autore consiste nel giocare con i generi e la raffigurazione di sé, riuscendo a offrire un paradigma alternativo di rilettura del passato e di analisi del rapporto tra narrazione e storia. Ne è un ulteriore esempio El impostor, incentrato su Enric Marco, impostore che per decenni ha sbandierato la sua condizione di sopravvissuto all’olocausto. C. ne traccia un ritratto sfaccettato, con un minuzioso lavorio di scavo biografico, per poi intrecciare la dimensione soggettiva con quella collettiva e personale. Marco diviene quindi emblema della codardia umana, ma anche specchio della coscienza di chi scrive, sempre sulle tracce della verità, eppure costretto a porsi costanti domande su come raccontarla.
Bibliografia: T. Gómez Trueba, ‘Esa bestia omnívora que es el yo’: el uso de la autoficción en la obra narrativa de Javier Cercas, «Bulletin of Spanish studies», 2009, 86, 1, pp. 67-83; S. Dolgin Casado, Ficción y realidad en Javier Cercas, «Cuadernos hispanoamericanos», 2010, 719, pp. 89-104; J. Serna, Un hombre solo. Historia y virtud en Anatomía de un instante de Javier Cercas, «Espacio, tiempo y forma. Serie V. Historia contemporánea»,2011, 23, pp. 95-112; Á.G. Loureiro, Escritura y desagravio del héroe desdichado, «ALEC. Anales de la literatura española contemporánea», 2014, 39, 1, pp. 181-216; E. Mallorquí Ruscalleda, Responsabilidad, memoria y testimonio en Soldados de Salamina de Javier Cercas, «Hispanic research journal», 2014, 15, 3, pp. 256-70; W. Viestenz, Anatomía de un instante by Javier Cercas. The Novel in its embryonic state, «Hispanic research journal», 2014, 15, 6, pp. 547-64.