HEIFETZ, Jascha
(App. III, I, p. 810)
Violinista statunitense di origine lituana, morto a Los Angeles il 10 dicembre 1987. All'intensa attività solistica, H. ha abbinato una brillante carriera cameristica accanto al pianista A. Rubinstein e al violoncellista L. Piatigorski. Dall'inizio degli anni Sessanta risiedeva a Beverly Hills (California); dal 1962 ha insegnato all'università di Los Angeles, dove dal 1973 è stata istituita una cattedra a lui intitolata. È apparso in concerto per l'ultima volta nel 1973.
Interprete esemplare di gran parte del repertorio violinistico, nome di spicco nella discografia, maestro della sua generazione e uno dei migliori solisti del nostro tempo, H. possiede una personalità interpretativa di prim'ordine e originalissima. Tra i suoi autori prediletti Mozart, Beethoven, Brahms, ma anche pagine del grande repertorio violinistico, come i Concerti di Bruch o di Čiajkovskij. Nonostante la libertà, per taluni anche discutibile, di alcune sue scelte interpretative (tempi, rubati, ecc.), H. ha lasciato una notevole impronta nel violinismo del nostro secolo.